(PREMIUM) Buona prestazione, nonostante le fatiche dell’Europa League? “Nel primo tempo non proprio, nella ripresa molto bene. Mi aspettavo che calasse un po’, la gara è una di quelle che ti toglie qualcosa a livello nervoso. Mi aspettavo che fossimo sotto ritmo, ma nemmeno spumeggianti come nella seconda frazione. Abbiamo fatto malino all’inizio e benissimo quando abbiamo innescato la marcia. Faccio i complimenti ai miei ragazzi”.
Tanti infortuni, eppure la Roma continua a vincere? “La società ha allestito una rosa, gli infortuni gli abbiamo avuti tutti nello stesso reparto. Bisogna sapersi adattare e darsi una mano. Nainggolan si è adattato come terzino, ha raddoppiato tutti, si è inserito, ha giocato palla. E infatti non capisco i primi minuti. Trovare l’equilibrio non sarebbe male”.
Voi l’anti Juve? “Non so se siamo l’anti Juve, se si va a vedere che nell’ultimo periodo abbiamo preso punti a tutti, ed è un dato di fatto importante. Se ci siamo riusciti adattandoci come stasera, poi certo che se metti tutti fuori ruolo qualche difettuccio lo si trova. Noi abbiamo a che fare con professionisti veri, come Ruediger che sta tornando dopo un lungo infortunio, ma sta facendo bene in questa situazione di tanti infortunati”.
Peccato per la sosta… “No. La sosta ci vuole. Per esempio Paredes ha corso il rischio di uscire poco dopo esser entrato in campo. La squadra comunque ha sempre fatto le sue cose, e in alcuni momenti è stata anche bella. Oltre ad aver fatto gol”.
(SKY) Una Roma così bella perché non è in testa alla classifica? “Perché non mi riesce copiare Allegri, abbiamo anche la giacca diversa”.
Si sta costruendo qualcosa di importante? “Abbiamo pareggiato ad Empoli e qualche dubbio è venuto, ma la squadra è cresciuta. Tra le due soste abbiamo guadagnato punti su tutti, è un dato importante anche perché lo abbiamo fatto avendo qualche difficoltà a livello di uomini. Va per forza in evidenza la disponibilità dei professionisti a mettersi nelle condizioni di fare anche qualcosa di diverso di quelle che sono le loro qualità e a dare una mano diversamente. Vedi Nainggolan che ha fatto il terzino in una maniera micidiale stasera. Nella prima mezz’ora non abbiamo fatto benissimo. Il centrocampo della Roma è forte ma dobbiamo girare la palla più velocemente e questa cosa l’ha avvertita tutta la squadra perché il Bologna poteva anche essere passato in vantaggio. Sarebbe stato comunque una partita dove potevamo vincere, però poi aumentano le difficoltà e per quasi tutto il primo tempo la palla è girata piano”.
Su Salah, aveva detto che lo voleva più seconda punta. Partirà in Coppa d’Africa, che soluzione adotterà? “Ce l’ho già pronta facile, se ne compra un altro uguale. Gli strappi che ha lui è difficile trovarli, quando è tra le linee e attacca i 50 metri in velocità. Poi sbaglia anche qualcosa, è talmente veloce che diventa frenetico e non è fluidissimo, non lo può essere. Deve recuperare, però sullo strappo sei sicuro che arriva prima. Deve migliorare nel palleggio con la squadra, quando i mediani hanno palla questo farsi trovare sulla via di mezzo, restituire e venire, salto un uomo, la gioco, faccio superiorità. Spesso si fa risucchiare dalla linea difensiva, o va o è in attesa e invece deve essere più partecipe. A noi darebbe qual qualcosa in più nella difficoltà nel far girare palla, poi son cresciuti sia Strootman che De Rossi ma all’inizio sono stati rugginosi nella manovra”.
Cercavi l’atteggiamento da parte della squadra di non essere più passiva allo 0-0? E’ questo il fattore su cui puntare per dare fastidio alla Juve? “A volte gli sguardi con cui si arriva nello spogliatoio diventano fondamentali, a Roma dicono ‘nun ce vonno stà’. Ora si vede che quando i giocatori non fanno risultato entrano dentro e hanno l’aria di quelli che non sono contenti. Qualche volta invece sono più tranquilli a prescindere dal risultato. Ora hanno più appartenenza, vogliono determinare, sentono la necessità di infondere un messaggio. Quando infondi un modo di lavorare corretto, vuoi migliorare sempre in maniera seria e professionale, c’è un modo di frequentare il campo dove vogliono la stessa cosa è ugualmente un risultato”.
Con Dzeko puoi tenere il campionato aperto fino all’ultimo? “Con Dzeko ci sono più soluzioni, lo sappiamo tutti. Oggi quando la squadra era più in difficoltà, lui la tiene e fa salire la squadra, questo è un valore aggiunto. Lui è bravo anche a sfilarsi, a palleggiare tra le linee. Non è ancora cattivo come voglio io però”.
Manca qualcosa nella concentrazione continua in tutti i minuti. “È vero, si parlava di furia guerriera. Quando si hanno 8 palle e non riusciamo a trovare l’uomo sono situazioni troppo importanti, ci siamo arrivati tantissime volte e non siamo riusciti a trovare l’uomo libero a due metri dall’avversario. Ci vuole qualcosa di più”.
(ROMA TV) Il Bologna aveva infoltito il centrocampo… “Dal punto di vista tattico erano messi benissimo. Donadoni è un allenatore forte e le sue squadre giocano bene. Anche loro hanno avuto molti infortunati ma hanno comunque giocato bene. All’inizio potevano andare in vantaggio un paio di volte e per noi sarebbe stato difficile. Poi ci siamo sciolti e abbiamo fatto girare meglio la palla. Nel secondo tempo siamo stati perfetti”.
Cosa le è piaciuto? “Mi è piaciuto che sotto l’aspetto nervoso sono state spese energie importanti. E’ stata una bella squadra soprattutto nel secondo tempo e si ha la mentalità che questa squadra sta crescendo. Molti giocatori come Nainggolan hanno giocato fuori ruolo. Nel primo quarto d’ora abbiamo girato il pallone lentamente e non l’abbiamo fatto anche se Strootman e De Rossi lo sanno fare. Andavano aiutati e non l’abbiamo fatto”.
Salah e Perotti hanno grande qualità… “Sì, hanno fatto una grandissima partita. Si sono trovati dieci palloni nella zona di Salah. Salah troppo generoso? Ma no, anche Dzeko aveva un’opportunità che poteva metterla sotto le gambe e favorirlo. Si trovano molto bene e creano molto. Abbiamo fallito troppi gol e dobbiamo migliorare su questo”.
Tante occasioni sprecate, ma dove questa squadra può fare qualcosa in più? “Nel primo tempo siamo stati lenti a girare la palla. L’abbiamo toccata troppe volte senza velocità e qualità. E’ quello che ti dà la svolta. Szczesny, Strootman, De Rossi hanno qualità e non l’hanno fatto e il Bologna è venuto su. Nel secondo tempo l’abbiamo fatto, nel primo tempo, nei primi venti minuti no. Poi dopo il 2-0 è stato tutto più facile”.
La Roma prima si perdeva e non reagiva, invece adesso la reazione c’è… “La reazione è una cosa che noi abbiamo sempre evidenziato. Secondo me non c’erano i presupposti perché facessimo quella mezzoretta sotto livello. Non era nemmeno auspicabile quella corsa e quella qualità nel secondo tempo. E’ una cosa che ci può stare e di conseguenza si fa più qualità e più mestiere e si trova l’occasione per fare meglio com’è successo”.