Diciotto. Se stasera, come sembra, toccherà a Kluivert giocare sulla fascia sinistra scenderà in campo il diciottesimo tridente diverso. In trentatrè, sommando anche la sfida di oggi contro il Bologna, partite ufficiali giocate in stagione. Se non è un record, poco ci manca. Perché stiamo parlando del fatto che Di Francesco, fin qui, ha schierato diciassette attacchi diversi, quasi sempre scegliendo di mandare in campo il tridente, a eccezione di un paio di occasioni in cui ha schierato soltanto due punte, diverse pure queste (una volta Dzeko e Schick, un’altra Under e l’attaccante ceco). Della serie che sono finiti i tempi in cui esisteva una formazione titolare e per gli altri c’era quasi sempre la panchina.
Il tridente favorito A dar retta ai numeri e nonostante i tantissimi cambiamenti che il tecnico, magari in qualche occasione suo malgrado a causa di infortuni o squalifiche, è stato costretto a fare, ci sarebbe pure un ipotetico tridente titolare o quasi. Ovvero Dzeko centravanti, Under sulla corsia destra ed El Shaarawy su quella sinistra dove il Faraone, oltre che per innegabili meriti suoi, quest’anno ha avuto quella continuità di rendimento e prestazioni che non c’era stata nei precedenti campionati. Questo tridente è stato utilizzato in otto occasioni, nettamente di più di qualsiasi altro pacchetto offensivo. Alle spalle ci sono altri tre tridenti con tre partite (Under-Dzeko-Kluivert; Kluivert-Schick-El Shaarawy; Under-Schick-Kluivert). Poi per due volte, peraltro in tempi recentissimi, sono stati utilizzati Zaniolo, Dzeko ed El Shaarawy, tutte le altre combinazioni hanno visto il campo soltanto in un’occasione. Un tourbillon di cambiamenti che da un punto di vista della prolificità offensiva, almeno dando retta ai numeri, non si è rivelato un problema, ma che probabilmente per quello che riguarda la conoscenza tra i giocatori, non sempre è stato propedeutico a una continua ed efficace transizione offensiva.
Ruoli ballerini (…)
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