“Sono molto contento di stare qua. Siamo qui per mostrare al mondo cosa è la Chapecoense. All’inizio era molto difficile, quando sono arrivato a gennaio le persone piangevano durante le partite. Giocare così è duro, oltre a fare i calciatori dovevamo tendere le mani alle persone. Adesso è molto più tranquillo, sempre dura ma la mentalità del Brasile è vivere per il risultato, dobbiamo vincere ogni giorno perché chiedono così”.
Rappresentate una rinascita? “Certo, lo dico sempre che la cosa più bella è che non abbiamo mai mancato di rispetto alle persone che mancano, c’è sempre un paragone in piedi. Adesso lottiamo fino alla fine nella Serie A brasiliana e salvarci sarebbe il nostro più grande scudetto”.
Alisson? “Sarà un protagonista, lo tifo perché è un gran portiere e ieri ha fatto una bellissima partita. Gli auguro di fare bene qua, è sempre importante la prima stagione da titolare, penso che se farà bene quest’anno la Roma avrà un gran portiere”.