Quali sono le condizioni di Nainggolan?
“Ha rosicato perché l’arbitro gli ha fischiato un fallo che non c’era e stava andando a fare gol. Comunque no, sta bene non mi ha detto niente”.
Questa Roma basterà per eliminare il Liverpool? “Ho risposto ieri dicendo che chi non ci crede può restare a casa. Oggi abbiamo avuto la dimostrazione che la squadra c’è sia mentalmente sia fisicamente. Dovremo aumentare l’intensità conto una squadra che fa della fisicità la sua forza. Dovremo avere poi la stessa capacità di andare in verticale di quanto abbiamo fatto oggi”.
Sull’episodio del rigore avete chiesto di andare a verificare anche il fuorigioco o stavano controllando solamente il contatto del fallo? “Con l’arbitro non parlo mai, anche perché se parlo o dico quello che penso non cambia la decisione presa. Mi stavo concentrando su che cosa dovevo fare nel caso fosse stato espulso Jesus. Riflettevo su come risistemare la squadra nell’ultima mezz’ora che secondo me è andata benissimo”.
Quella di Jesus è stata un’ ingenuità? “Secondo me non ci arrivava nemmeno, no credo fosse un fallo così netto. Magari poteva essere un po’ più attento perché la palla ormai il giocatore del Chievo se l’era allungata e sarebbe arrivata ad Alisson. Quest’espulsione ci ha fatto diventare ancora più squadra e far capire ai ragazzi quanto è possibile la rimonta di mercoledì”.
La prova di oggi è la conferma della crescita di Schick? “E’ la dimostrazione che può giocare anche vicino a Dzeko nel 4-3-3, visto che mi parlate sempre di numeri. E’ stato bravo a chiudere determinate situazioni sia di piede che di testa. In questo momento è una soluzione in più che posso attuare sia nel 4-3-3 che nel 4-2-3-1. E’ la prima volta che il tridente scelto dal primo minuto va interamente in gol”.
Quante possibilità ci sono di rivederli tutti e tre con il Liverpool? “Tante, come tutti quelli che saranno convocati. Dovremo fare una gara aggressiva, e andarli a prendere altri, già all’andata siamo stati troppo vicini alla nostra porta e mi è bastato. Non ho tanti attaccanti al momento a disposizione, sono quattro, quindi sarò probabile vederli”.
Come si può sopperire alla differenza di intensità con il Liverpool? “La tattica va a morire quando mancano certe letture, sia di giocate sia di quello che uno ha preparato. Per competere in Europa devi avere fisicità e noi siamo stati inferiori a loro, per poterla ribaltare dobbiamo almeno pareggiarli sotto quel punto di vista. Anche contro le piccole squadre devi pareggiare la loro corsa per poi far emergere le qualità”.
Avendo già fatto grandi risultati quest’anno in Europa c’è il diritto di crederci… “Ribadisco che ci credo e mi auguro di ricevere gli applausi dell’altra volta. Bisogna essere uniti e dare forza a questi ragazzi che ha fatto un percorso straordinario e ora non dobbiamo accontentarci”.
Quanto avrebbe influito avere Karsdorp a disposizione? “Gli infortuni fanno parte del calcio purtroppo. Karsdorp è un giocatore su cui abbiamo puntato dall’inizio, un giocatore di levatura internazionale che ci avrebbe fatto comodo, ma non mi piace pensare a chi non ho o a chi avrei potuto avere, sono alibi e ne potrei dire tanti ma non voglio, non è giusto e non vivo di questo”.