Occhio a non fare drammi. Il pareggio di Verona fa male, ma la Roma ancora una volta ha dimostrato la solidità della squadra di vertice almeno per quanto riguarda la fase difensiva. Per l’undicesima volta nelle 21 partite stagionali, infatti, la porta di Alisson è rimasta imbattuta e questo, almeno, aiuta Eusebio Di Francesco a lavorare meglio sull’attacco troppo sterile e su una «formula trasferta» un po’ inceppata, visto che nelle ultime tre uscite sono arrivate una sconfitta (Atletico) e due pareggi (Genoa e Chievo). Poco per una squadra che fuori casa, prima di Marassi, era reduce da 12 vittorie consecutive in Serie A a cavallo delle due stagioni.
OBIETTIVO CAGLIARI – Normale perciò che Federico Fazio, il Comandante, espliciti anche l’amarezza del dopo partita. «Era una grande occasione per vincere. In difesa abbiamo lavorato bene, era molto importante non prendere gol. Sapevamo che le occasioni le avremmo create e lo abbiamo fatto. Non abbiamo avuto la fortuna di sbloccarla, ma è stato molto bravo Sorrentino. Abbiamo fatto una grande partita. Peccato non aver preso i tre punti, però non è finito niente. Dobbiamo continuare a lavorare, mancano tante partite e dobbiamo pensare a vincere la prossima in casa contro il Cagliari». La (piacevole) distrazione europea per ora è andata in archivio, anche se oggi ci sarà il sorteggio Champions. «Sono contento per il girone che abbiamo fatto, ma dobbiamo pensare al campionato, a febbraio penseremo agli ottavi. Ora concentriamoci su campionato e coppa, mancano tante partite e anche gli scontri diretti. Dobbiamo lavorare tranquilli per la prossima partita».
SFORTUNA – Il motivo dello stop di Verona per Fazio è chiaro. «Stavolta abbiamo avuto sfortuna, come ci era successo a Marassi. Non faccio drammi: abbiamo vinto 12 partite di fila in trasferta prima di quella col Genoa, non ci manca nulla. Dobbiamo pensare a lavorare e a prendere fiducia. Di Francesco, infatti, non ci ha detto nulla di particolare. Tra l’altro, sapevamo che dovevamo essere pronti in difesa a non prendere gol e lo siamo stati. Non abbiamo paura. Altre volte potevamo recuperare punti e l’abbiamo fatto, vincendo tante partite di fila in trasferta. Questo è il calcio, la prossima partita è sempre la più importante». Ciò che resta in fondo è sempre tanto, e Fazio lo sa bene. «Abbiamo sempre voglia di lavorare – conclude –, siamo riusciti a non prendere gol e abbiamo giocato in una sola metà campo tutta la partita». Morale chiara, soprattutto alla luce del pari interno del Napoli: «Non siamo lontani da nessuna delle rivali al vertice». Parola di Comandante.