Ha lavorato anche nel giorno di riposo dei compagni per non mancare domenica. Per qualche anno questa è stata la partita scudetto e Daniele De Rossi sente ancora la sfida contro i bianconeri come una partita speciale. Quella di domenica potrebbe esserlo ancora di più, perché potrebbe essere la sua ultima partita contro la Juve, la penutlima partita all’Olimpico, una delle ultime tre prima di dire basta.
La situazione è completamente cambiata da febbraio, quando, appena rientrato dopo l’infortunio al ginocchio che lo costrinse a tre mesi di stop, già ragionava con la società su un altro anno di contratto da calciatore prima di smettere. Di Francesco, all’epoca ancora sulla panchina giallorossa, sarebbe stato ben lieto di averlo ancora al suo fi anco. Lo considerava l’allenatore in campo.
Da allora altri due infortuni muscolari, altre assenze e con la società il dialogo sul futuro si è bruscamente interrotto. Ormai mancano solo tre partite e il futuro della Roma è denso di incertezze. Quello di De Rossi è ancora tutto da scrivere. Non è stato fi ssato nessun incontro con i dirigenti per discutere il prolungamento dell’accordo, in scadenza a giugno, il suo procuratore non sente nessuno da mesi. (…)
TUTTO FERMO – Al futuro in questo momento non ci pensa, per quanto è incerto il presente. La Roma non ha sicurezze: sulla partecipazione alla prossima Champions, su chi sarà il nuovo allenatore, su quali saranno le strategie societarie. Nessuno può affrontare il discorso sul futuro con De Rossi, forse nessuno vuole farlo. E allora la decisione sarà procrastinata ancora, sarà il nuovo allenatore a decidere dopo aver parlato con Daniele.
Adesso conta il presente, la Roma che deve salvare la stagione, Ranieri che gli chiede una mano nello sprint finale. E allora De Rossi risponde presente, anche se dovesse vivere un epilogo come quello di Totti. La Roma viene prima di tutto e se dovesse dire basta prima di quando aveva immaginato lo farà dando tutto se stesso, con la prospettiva di cominciare in anticipo la carriera di allenatore. De Rossi è al bivio e non c’è spazio per le emozioni, non in questo momento. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo