L’ingresso in campo sembra avere un retrogusto amaro per i tifosi della Roma. Prima della partita infatti, nell’esultanza di San Siro, vengono premiati Walter Samuel e Christian Chivu come bandiere nerazzurre. Incidentalmente, è stata la Roma a portarli in Italia e farli diventare grandi, ma tutto sembra scolorare. È scolorato tutto anche l’amore per Luciano Spalletti, che i circa 2.500 tifosi giallorossi insultano al grido di «pezzo di m…».
SCOPERTA STROOTMAN – Passato il cattivo umore, però, un fatto sembra indurre all’ottimismo: Strootman può fare il regista. E bene. Lo dice alla fine anche Di Francesco, che benedice l’olandese proprio per la vocazione a prendersi la palla bassa ed andare ad aggredire l’avversario. «Mi è piaciuto, è un ruolo che può ricoprire». Il record di passaggi positivi tra i suoi (55) e il maggior numero di palloni toccati dopo Kolarov (77 a 93), d’altronde, lo testimoniano. Un’altra buona notizia arriva da El Shaarawy, che è tornato al gol nel «suo» stadio. Le ultime due reti dei giallorossi in trasferta, tra l’altro, sono arrivate proprio da lui. «È stata un’occasione sprecata – dice –. Per come si era messa potevamo raccogliere di più, è stata una Roma a due facce: aggressiva nel primo tempo, nel secondo qualcosa è mancato, siamo stati rinunciatari nel costruire il gioco e questo ci ha penalizzato, è un aspetto da migliorare. Il gol? È stato bello. Ovviamente l’allenatore mi ha chiesto di andare in profondità, dal punto di vista personale sono contento ma se fosse stato il gol vittoria sarebbe stato meglio. È mancata un po’ di condizione e c’è stata poca lucidità nello sviluppare il gioco come è avvenuto nel primo tempo. La forza della Roma è stata riuscire a reagire nelle difficoltà, ma negli ultimi 20’ questo non c’è stato. Penso che la condizione fisica abbia influito sull’andamento della gara. Io ho avuto i crampi dopo pochi minuti del secondo tempo e non mi sono espresso al meglio. Questo è capitato anche ad altri giocatori e ci ha penalizzato parecchio. Loro hanno preso coraggio vedendo noi. Ci prendiamo questo punto come ripartenza, sono cinque partite che non vinciamo e dobbiamo ripartire». Ora c’è il recupero con la Samp: «Dobbiamo reagire – ancora El- Sha –. Una vittoria qui ci avrebbe dato tanta fiducia ma dobbiamo cercare di ripartire. Il fallo di Santon? L’arbitro ha detto che aveva controllato e non c’era contatto. Io penso che la mano davanti l’abbia messa. Il mercato? Non ci ha condizionato». Titoli di coda su De Rossi: per Genova può recuperare. Così almeno dice Di Francesco.