Che gennaio sarebbe stato un mese di sacrifici Di Francesco l’aveva intuito, ma forse non fino a questo punto. A poco più di 48 ore da un incontro che sembra l’ultima occasione utile per rientrare nel giro scudetto, l’allenatore della Roma avrebbe voluto solo sedersi alla scrivania e preparare la partita contro l’Inter. E invece, deve iniziare a preoccuparsi di ciò che succede a casa propria. Ha temuto di perdere Nainggolan, ora quel timore rischia di sembrargli uno scherzo al confronto. Perché il Chelsea di Conte non si accontenterà di prendersi Emerson Palmieri, terzino brasiliano sedotto e abbandonato dalla Juventus che pure lo voleva. Ma ha puntato in alto, chiedendo al ds Monchi il miglior marcatore della sua Roma: Edin Dzeko. Un discorso nato quasi per caso, ma evoluto in fretta, e magari suggerito da quella notte di ottobre a Londra in cui il centravanti bosniaco spaventò Conte con due gol, bellissimi. Normale che oggi lo voglia con sé. E per accontentarlo, il Chelsea ha già fatto arrivare a Trigoria una proposta di quelle a cui è difficilissimo dire di no.
Dopo aver trovato l’accordo con i giallorossi per Emerson (20 milioni più bonus) la plenipotenziaria Marina Granovskaia ha rilanciato: 50 milioni se nell’affare mettete pure Dzeko. Che poi è la cifra che avrebbero garantito i cinesi per Nainggolan. Ma sostituire un uomo da 30 gol nell’ultimo anno solare non è una passeggiata. La Roma tentenna: ha bisogno di 40 milioni di plusvalenze e quindi non può dir no. Ma ha provato a rilanciare chiedendo ai Blues, attraverso i propri intermediari, di arrivare fino a 65 milioni complessivi. Tanti anche per la società di Abramovic. Che però rischia una sanzione per aver acquistato 25 calciatori minorenni (ma i casi accertati potrebbero essere anche di più) e per questo può seriamente andare incontro alla chiusura del mercato in estate, come già capitato in passato a Barcellona e Atletico Madrid. E per questo, avere necessità di anticipare le mosse a gennaio.
Il club londinese aveva pensato a Carrol del West Ham, ma il timore di non poter far mercato per i prossimi 12 mesi costringe Conte alla virata su Dzeko, anche perché Batshuayi, la riserva di Morata, non lo ha mai convinto. Il Chelsea alla Roma offre proprio il belga, Monchi però nel caso vorrebbe scegliere da solo l’erede di Dzeko. Al ds spagnolo piace Sturridge, in uscita dal Liverpool. ma più che un centravanti, l’obiettivo con quel tesoro in tasca diventerebbe un attaccante esterno: in estate i giallorossi avevano rincorso inutilmente Mahrez, stella algerina del Leicester che però costa una cinquantina di milioni. Certo è l’unico giocatore per cui il tecnico Di Francesco potrebbe digerire il sacrificio di uno come Dzeko, sapendo di poter contare sul rilancio di Schick, che con il bosniaco non si è mai integrato. Al tecnico piacerebbe anche tornare a lavorare con Berardi, molto più semplice da avvicinare anche se nel pieno del peggior periodo della sua giovane carriera. Intanto può solo sperare che la tentazione inglese di Dzeko finisca per restar tale.