Ruota tutto intorno ad Edin Dzeko. Se c’è un uomo, in casa giallorossa, a cui aggrapparsi per questo finale di stagione, è il centravanti bosniaco. (…)
Ritornato dalle qualificazioni a Euro 2020 giocate con la nazionale della Bosnia-Erzegovina, ieri Dzeko è stato visitato prima dai medici della società giallorossa e poi si è sottoposto ad alcuni esami strumentali a Villa Stuart, che hanno escluso problemi. Secondo fonti bosniache, però, Dzeko si è sottoposto a due infiltrazioni per un problema alla coscia, provocato dal terreno di gioco troppo morbido prima della gara con l’Armenia. (…)
Per la Roma si tratta di un leggero affaticamento muscolare e Dzeko dovrebbe essere a disposizione per la gara di domenica contro il Napoli. Un match in cui non ci sarà Stephan El Shaarawy, infortunato. Proprio il Faraone è stato protagonista di una violenta lite con il bosniaco nello spogliatoio dello stadio di Ferrara, tra il primo e il secondo tempo della gara con la Spal. Ieri, dopo gli impegni con le rispettive nazionali, i due si sono ritrovati a Trigoria, dove Ranieri ha tenuto un discorso generale a tutta la squadra per chiudere il caso e cercare di riaccendere le motivazioni in un gruppo che sembra averle perse. Dzeko ha chiesto scusa per il suo comportamento, ma sarà comunque multato. Non El Shaarawy, che ha già «pagato» con la sostituzione nell’intervallo della partita di Ferrara, mentre Dzeko è rimasto in campo.
Il futuro di Dzeko è incerto: ha un contratto fino al 2020 da 4.5 milioni di euro netti, il doppio al lordo, un «lusso» che la Roma si può concedere solo con i soldi della Champions per un calciatore che ha appena compiuto 33 anni. La Roma è a un bivio: o Dzeko prolunga a fine stagione, magari spalmando lo stipendio, o viene ceduto per monetizzare e non perderlo tra dodici mesi a parametro zero. (…).