Il presidente, il direttore, il consulente e l’allenatore. Il quartetto dell’anno zero in casa Roma, ha pianificato le mosse di mercato martedì in un ristorante di Siena. Lontani da Roma e vicini a casa di Baldini (il consulente) dove Pallotta (il presidente) sta passando le vacanze e ha convocato Petrachi e Fonseca (direttore e allenatore). Un incontro per sbloccare situazioni di stallo, metterne in ghiaccio altre e provare affondi finali. Ecco in tre punti il piano di Siena:
1) Mandare via gli scontenti: Un leit motiv ascoltato nelle conferenze di Petrachi e Fonseca. Il primo tappo è rappresentato da Dzeko che, qualche ora prima del viaggio in Toscana, ha avuto un confronto con il ds in cui ha ribadito la voglia totale di andare via. Per questo Petrachi ha riallacciato i rapporti con l’Inter ammorbidendo le richieste. Si può chiudere a 14 milioni, forse già nelle prossime ore. Più ostiche le cessioni di Perotti, Nzonzi e Florenzi soprattutto per mancanza di offerte.
2) Operazione bomber: Per un attaccante da 62 gol in 4 anni che parte ce ne è uno da 117 in cinque che potrebbe arrivare. Pallotta, infatti, vuole un colpo in attacco. Il nome è quello di Higuain ieri osannato dai tifosi nel ritiro Juve. L’argentino vorrebbe restare a Torino, ma il club lo ha scaricato. Il Pipita ha iniziato a parlare con la Roma anche se le difficoltà non mancano. Per questo si studia un piano B che potrebbe riportare a Mertens (84 gol in 6 anni). Il procuratore dell’azzurro è lo stesso di Alderweireld (di cui parleremo in seguito) e se non dovesse ottenere il rinnovo potrebbe chiederne la cessione. Smentite sul nome di Mariano Diaz del Real.
3) Il consulente inglese: L’incontro di ieri ha fatto chiarezza pure sulle operazioni in difesa. Quella conclusa per Mancini è stata congelata da Petrachi. Il motivo? Il ds vuole tentare un doppio colpo insieme a Baldini. Ovvero portare N’Koulou e Alderweireld. Sul primo lavorerà Petrachi che ha avuto carta bianca per offrire 15 milioni più Perotti. Sul secondo è previsto un incontro tra Baldini e il Tottenham domani a Londra. Solo una volta capita la reale fattibilità delle due operazioni l’affare Mancini potrà essere definito.
FONTE: Leggo – F. Balzani