Ma poi, è così importante costruirlo davvero questo stadio? A dispetto dei santi, dei critici d’arte, degli osservatori di volatili e dei magistrati inquirenti? In effetti nessuno di tali settori della società è per principio contrario alla realizzazione dell’impianto – Tor di Valle che diventa improvvisamente un’oasi naturalistica fa parte delle bizzarrie dell’epoca – e comunque i numeri dicono di sì: per la Roma sarebbe una svolta.
Del resto farsi le partite in casa propria è stata una svolta anche per la Juventus, che adesso si trova dove la vedete ed è partita all’inseguimento della top class europea quadruplicando i ricavi nelle prime cinque stagioni di Stadium. Se la Roma rimane senza l’impianto di Tor di Valle, e non è da escludere ad annusare l’aria, rischia di restare imprigionata nell’illogico ciclo commerciale vendi i giocatori migliori e spera di trovarne altri.
Un meccanismo che a un certo punto porta l’entropia del sistema a livelli insopportabili: un buon esempio delle conseguenze si rintraccia già in questa stagione. Avrebbe dovuto essere, nelle intenzioni del club, il modo sano di sbarcare il lunario prima che lo stadio facesse scorrere latte e miele. Nell’attesa, la Roma gira nel deserto da sei anni e tre mesi, anche sette anni se andiamo alle radici dell’idea. Ora, non esageriamo: non è che lo stadio sia una medicina universale a a effetto immediato.
Dipende anche da come lo gestisci e da come investi le risorse. Non esiste, neppure nelle analisi condotte dalla Roma stessa, una valutazione puntuale di quanto frutterebbe possedere un impianto e di conseguenza di quanto costerebbe non vederlo realizzato. Qualche valutazione sensata però è lecita.
Nel più recente rapporto Deloitte sugli introiti dei maggiori club europei i ricavi da stadio dei giallorossi sono stimati in 35,4 milioni di euro, in coda a un’annata particolarmente felice. Quelli della Juventus, che ha un budget complessivo di quasi 150 milioni superiore, valgono invece 51,2. La differenza di 15,8 praticamente coincide con quella calcolata attraverso un altro sistema: moltiplicando la differenza di redditività dei singoli posti per le presenze effettive allo stadio.