Non una sgambatura — a livello europeo non potrebbe mai esserlo — ma qualcosa di simile immaginavano i tifosi della Roma per la serata di ieri. Invece, a fine primo tempo, arrivano i fischi dei poco meno di 20mila presenti, a sottolineare un dispendio di energie eccessivo rispetto al trionfo di una settimana fa in Spagna (0-4). Il Villarreal vince per 1-0, e se i voti migliori se li guadagna il portiere di coppa, Alisson, è facile immaginare quanto possa essere arrabbiato Spalletti. «Mi assumo le mie responsabilità: l’approccio sbagliato dipende dalle mie scelte — ammette il tecnico — quando si fa questo lavoro, bisogna prendersi le proprie colpe. Probabilmente non ho lavorato bene anche nella testa, e gli ho creato un po’ di problemi. Mi dispiace per chi è venuto a vedere la partita». Il risultato è stato comunque raggiunto: la Roma supera i sedicesimi di finale d’Europa League (oggi i sorteggi degli ottavi), sommersa dalle polemiche legate allo stadio, e con Spalletti concentrato nel difficile compito di isolare i suoi, senza farli sprofondare nelle angosce create dalle parole di Pallotta («Se salta il progetto, il futuro della As Roma sarà catastrofico»). «Ho sbagliato anche con Vermaelen — continua il mister — probabilmente l’ho messo sotto pressione. Il Villarreal ha fatto bene il giochino di prendersi palla tra le linee e buttarsi oltre. Il difensore ha sbagliato un appoggio, ma può succedere. Devo pensare a cosa dovevo fare meglio io». «Ma nel primo tempo dovevamo fare meglio — ammette Alisson, uno dei migliori in campo — abbiamo comunque sempre avuto il risultato in mano, mettendoci la testa giusta. All’inizio siamo stati un po’ troppo molli, nella ripresa siamo stati più pericolosi. Il risultato non è dei migliori, ma l’importante è che abbiamo passato il turno».
Ora la Roma dovrà affrontare la trasferta di Milano. Domenica sera contro l’Inter sarà la prima di un trittico di partite micidiale: San Siro, poi, mercoledì, l’andata della semifinale di coppa Italia contro la Lazio, per chiudere con la sfida all’Olimpico contro il Napoli, sabato della prossima settima. Tre gare in cui — se non si deciderà la stagione del club giallorosso — sicuramente si darà un’indirizzata decisa per un mini — ciclo micidiale. Spalletti schiererà a Milano Salah e Dzeko, tenuti a riposo contro il Villarreal, e Strootman con Nainggolan. Pallotta è invece atteso nella capitale il 16 marzo. Sul tavolo delle questioni che il presidente giallorosso dovrà affrontare ci sono i rinnovi contrattuali: Vedi Spalletti, De Rossi e Totti, oltre agli adeguamenti di Nainggolan e Manolas. Il tutto tenendo conto di quanto sta accadendo, nelle ultime ore, sul fronte stadio. «Da uomini di sport siamo consapevoli che la possibilità di avere uno stadio abbia un impatto economico e sulle prestazioni — spiega il ds Massara — io vado oltre, bisogna garantire esperienze d’alto livello ai tifosi di tutta Italia».