La solitudine del numero 9. Che non è tanto una solitudine tattica, almeno stando ai gol fatti dalla Roma nelle ultime due giornate di campionato (7), quanto piuttosto una solitudine numerica, perché di tutto l’attacco giallorosso Edin Dzeko è l’unico che ha segnato. Non poco, 5 gol in 4 partite tutti su azione, ma finora, fermo lui, si è fermato anche il reparto offensivo giallorosso. Pali e traverse, da Perotti a Under, sono stati una delle cause, ma se la Roma, come dice Di Francesco, deve andare avanti nel suo processo di crescita, i gol degli attaccanti serviranno. E anche tanto, considerato che a giugno è andato via Salah, uno che la scorsa stagione ha sfiorato le 20 marcature.
SEI IN CERCA DI GOL – Adesso sono in sei a cercare di far compagnia a Dzeko in classifica marcatori. Cinque più uno, per la precisione, visto che Florenzi è un jolly che può giocare esterno basso ed esterno altro. Gli altri, invece, giocano sempre davanti e vanno a caccia del primo centro stagionale: oggi non potrà farlo Shick, che si rivedrà dopo la sosta, ma Perotti, Defrel (Di Francesco deciderà in extremis, per lui c’è un problemino alla caviglia), El Shaarawy e Under sono tutti a disposizione. E aspettano un’occasione, anche perché le squadre di Di Francesco hanno sempre fatto della fase offensiva il loro punto di forza. Quest’anno, invece, Dzeko a parte, mancano gli altri acuti, mentre il 24 settembre di un anno fa erano già andati a segno, oltre al bosniaco, Perotti, Salah, El Shaarawy e Totti.
SFORTUNA E LAVORO – Detto che davanti al portiere avversario la Roma è la squadra più sfortunata, con la bellezza di 6 legni colpiti, anche in questo caso, oltre a Dzeko (2), Perotti ed Under, gli altri sono stati centrati da Nainggolan e Kolarov. C’è quindi poca cattiveria in attacco, aspetto su cui il tecnico Eusebio Di Francesco insiste molto, dato dal fatto che la Roma, forse, pensa ancora troppo ai movimenti e agli schemi da fare e, soprattutto davanti, limita la fantasia. Nella partita vinta contro il Benevento ci sono stati passi in avanti e 30 conclusioni a rete, ma alla fine solo Edin Dzeko è stato preciso nelle conclusioni.
LE ALTRE – Oggi giocherà di nuovo, come ha ammesso Eusebio Di Francesco, perché è in uno stato di grazia fisico e mentale, ma per non farlo soffrire troppo di solitudine il tecnico e i tifosi si aspettano anche i gol delle altre punte. La rincorsa alla Juve e al Napoli passa anche da questo, visto che sia Allegri sia Sarri hanno almeno tre attaccanti andati a segno in campionato.