Eusebio Di Francesco ha risposto alle domande dei giornalisti alla vigilia della gara contro la Juventus in programma domani a Boston alle ore 22 italiane, queste le sue parole:
Come arriva la squadra a questa partita, qual è il bilancio dopo il lavoro negli stati uniti? “La preparazione della gara contro la Juve al di là che sia la mia prima da tecnico della Roma, cercherò di prepararla come le altre sapendo che c’è qualcosina in più da giocare. La squadra sa cosa gli sto chiedendo, mi aspetto costantemente l’evoluzione. Abbiamo fatto un buon ritiro, nonostante fossimo lontani da Roma la cosa non ha comportato rischi di nessun tipo, manca un solo allenamento mi auguro che sia il migliore di sempre.”
Lavorare con uno staff di preparatori che non sono i suoi ma vengono scelti dalla società è un metodo nuovo, come si trova? “Il metodo non è unico, si costruisce insieme. Bisogna unire la parte preparatoria a quella tattica, Darcy Norman e Ed (Lippie, ndr), con cui stiamo collaborando alla grande. Stiamo mixando le cose per capire quale sia quella giusta, continueremo a migliorare e a monitorare al meglio l0andamento fisico della squadra, che è la cosa più importane. Il metodo non è unico ma alla fine lo crea solo mister non gli altri, lo costruisco io, secondo le mie esigenze e i miei ritmi. Ho visto una crescita, i ragazzi spingono in allenamento, era previsto il terzo doppio allenamento consecutivo prima di questa gara, ma ho preferito fargli recuperare neuro-muscolarmente prima di questa partita.”
Cosa si aspetta domani dai suoi giocatori, che errori non si aspetta e quali miglioramenti vuole vedere? “Quello che voglio vedere è la stessa compattezza di squadra, soprattutto da un punto di vista tattico dobbiamo imparare a leggere meglio. Pretendo non che non si sbagli, ma che si sbagli sempre meno.”
Che stagione si aspetta da De Rossi nel ruolo di capitano? “Mi aspetto il meglio dentro e fuori dal campo, è un punto di riferimento per questa squadra. Il campo è solo una conseguenza. Ne sono convinto.”
Visto che monchi ha detto che al 90% la roma è fatta, adesso con l’arrivo del nuovo esterno destro accorcia le distanze con la Juve? Nura è fisicamente provato da questi allenamenti? che progetti avete per lui? “Non è detto che Nura giochi dall’inizio, cercherò di stimolare sempre i ragazzi a giocare allo stesso modo. Non ha avuto l’opportunità di giocare, ma devo dire che si sta allenando con continuità. Lo stiamo valutando soprattutto le sue capacità fisiche di superare questo ritiro molto intenso. Riguardo al gap con la Juve, si sono rinforzate tante squadre: Milan, Inter, Napoli abbiamo cambiato anche noi inserendo giocatori giovani. Io non penso ad accorciare le distanze con la Juve, è il campo che dirà qualcosa in più.”
Lei vuole due giocatori per ogni ruolo, a questo proposito che ruolo ha Florenzi e come sta El Shaarawy. “Florenzi deve prima di tutto rientrare nel gruppo, adesso l’ho impiegato come terzino e destro nelle questioni tattiche, aveva bisogno di questo insegnamento, lo vorrei provare più avanti. Il mio pensiero di Alessandro è che sia a disposizione del gruppo, e voglio sapere se lui condivida il mio pensiero, deve essere d’accordo. Per El Shaarawy conto di averlo già a disposizione ad Agosto, ma aspetto indicazioni dei dottori quando poterlo avere al più presto dopo.”
Gerson avrà o no spazio al centro campo? Castan è un centrale difensivo che lei cerca, creda sia lo stesso dei tempi dell’infortunio? “Mi piace la disponibilità che ha il tipico difensore generoso che è poi Castan, abbiamo già detto che la priorità è il giocatore esterno, per quel che riguarda un difensore centrale in più lo valuteremo. Su Gerson, si è messo anche lui a disposizione con grande impegno e determinazione, con la voglia anche di mettersi in gioco con cose che non ha ancora fatto. Gerson fa parte del progetto Roma, poi da qui alla fine del mercato si faranno tutte le valutazioni.”