(BEIN SPORTS USA)
L’arrivo nella Capitale? “Todo va bien, va bene, come si dice qui in Italia. Ovviamente è stato un grande cambiamento, si tratta di un cambiamento brutale per me, perché sono stato 29 anni in un posto, ma credo che con le dinamiche di lavoro che si hanno a Roma posso essere focalizzato sul lavoro giorno per giorno, facendo passi importanti verso la chiusura di un magnifico ed emozionante periodo della mia vita come direttore sportivo Siviglia, non ma non da sevillista, che continuerò ad essere per sempre. Sono felice di intraprendere questa nuova strada così emozionante”.
La Roma? “Dal momento in cui sono arrivato a Roma ho capito la grande dimensione che ha questo club, cercheremo di rispondere all’affetto dei tifosi romanisti con il lavoro, la dedizione e senza dubbio il successo”.
Le offerte ricevute? “Sì, è vero che c’erano altre opzioni di maggior blasone per il potenziale, ma dalla prima volta che è iniziato a circolare il nome di Roma ed ho iniziato ad avere contatti con loro sono rimasto subito entusiasta all’idea di poter iniziare questo percorso. Penso che sia un progetto in cui sarò in grado di essere me stesso. Questo è stato molto importante per me”.
Il Siviglia? “Nella mia mente quando risuona la parola ‘Siviglia’, questa deve essere sinonimo di felicità, non voglio continuare a distrarmi con altre situazioni. Volevo lasciare Siviglia nel miglior modo possibile, cercando di non avere nulla di negativo perché non c’è nessuna ragione per averne. Tutto ciò che sono lo devo a Siviglia. Bisogna essere coerenti, se il Siviglia raggiunge un quarto di finale di Champions League si tratta di una magnifica stagione. È chiaro che la Champions richieda un dispendio d’energie molto alto. Credo che il quarto posto in campionato possa essere un risultato che ogni ‘sevillista’ vorrebbe firmare ad inizio anno”.
Il suo allenatore ideale? “Il mio allenatore ideale sarebbe Spalletti, perché è quello con cui voglio continuare a lavorare sin da quando sono arrivato. Sono entusiasta di lavorare con Luciano. Ora che ci sono a contatto giorno per giorno mi ha fatto un’ottima impressione e beh, vediamo come andrà. Ovviamente è una situazione in sospeso. Noi lavoriamo in silenzio per cercare altre opzioni nel caso in cui Luciano non volesse proseguire il rapporto”.
Totti? “Il futuro potenziale che ha Francesco è così grande che speriamo di poterlo utilizzare, perché conosce la Roma meglio di chiunque altro ed io, che sono un nuovo arrivato, avrei un ottimo insegnante per conoscere tutto più il rapidamente possibile. Aspettiamo che decida lui, ha chiesto di concentrarci sulle ultime tre partite ed ha ricordato come il bene della Roma sia più importante rispetto a tutti noi”.