Ancora poche ore e Fonseca diventerà ufficialmente il nuovo tecnico della Roma. Il portoghese è atteso in serata a Londra ma già in giornata potrebbe aver siglato l’accordo che lo legherà per due anni (con opzione per il terzo) al club giallorosso. «Ci sono degli ultimi cavilli da risolvere con lo Shakhtar ma ogni momento è buono per l’annuncio» è quanto trapelava ieri sera da Trigoria. La dinamica temporale non cambia la sostanza: Fonseca allenerà la Roma. Pallotta off record s’è professato «entusiasta e curioso di conoscerlo».
Il presidente, sbarcato a Londra, è pronto ad iniziare una lunga full immersion di lavoro che vedrà protagonisti, in questa prima fase, il Ceo Fienga e il Chief Revenue Officer Calvo. A dimostrazione che le riunioni in programma in giornata verteranno perlopiù su aspetti legati al settore commerciale del club. Non sarà presente (per ora) il vicepresidente esecutivo Baldissoni.
Come probabilmente, a meno di svolte clamorose, non ci sarà nemmeno Totti. Intanto ieri, nell’Assemblea di Lega tenutasi a Milano, poteva essere l’occasione per chiarire le reciproche posizioni su Petrachi tra Roma e Torino: «Ma io sono arrivato tardi e non ho incrociato Fienga prima», le parole di Cairo.
DOPPIA V – E nemmeno dopo visto che Fienga, al termine della riunione, è stato uno dei primi a lasciare la sede di via Rossellini. Aspettando l’epilogo del braccio di ferro, il dirigente salentino continua a lavorare. In via di definizione alcune operazioni con l’Inter che potrebbero rivelarsi interessanti sia sotto l’aspetto tecnico che economico (a livello di plusvalenze). Il ds ha poi allacciato rapporti sia con l’agente di Veretout che con il difensore del Santos Verissimo.
Sono due nomi dai quali Fonseca potrebbe ripartire: il palleggiatore in mezzo al campo (anche se nel ruolo di regista il viola ha giocato soltanto in questa stagione, su indicazione di Pioli, altrimenti in carriera ha prevalentemente agito da mezzala) e il difensore. Cresciuto a Jundiaí, Verissimo da ragazzino faceva l’attaccante. Un provino con il Linense gli cambia la vita: in un torneo under 17, viene premiato come miglior giocatore.
Da qui il salto al Santos. Come spesso capita in Sud America, il suo cartellino è diviso tra Santos (80%) e un fondo di investimento, che ne detiene il restante 20%. A Trigoria riflettono anche su due esterni: Ismaily, richiesto dal tecnico, e Dalbert, offerto dall’Inter per arrivare a Florenzi.
Nel modus operandi giallorosso – unica eccezione lo scorso anno con Monchi (che ha negato l’intromissione del Siviglia su Guedes, altro brasiliano bloccato a gennaio: della serie, dipende esclusivamente dalla Roma chiudere o meno la trattativa) i prossimi 20 giorni saranno comunque dedicati alle cessioni in ottica bilancio.
Oggi in programma le semifinali Primavera: la Roma affronta l’Inter (diretta tv ore 18 su Sportitalia canale 60 del digitale terrestre in chiaro e 225 del bouquet satellitare Sky).
FONTE: Il Messaggero – S. Carina