Da una parte la gioia per la prima convocazione nella nazionale italiana, anche se solamente per uno stage, dall’altra la preoccupazione per una tendinite che negli ultimi tempi gli ha dato più di un fastidio e può compromettere il suo finale di stagione. È uno periodo in chiaroscuro per Emerson Palmieri, che dovrà saltare sicuramente la gara di sabato pomeriggio contro l’Atalanta e rischia uno stop di almeno tre o quattro settimane. L’esterno è stato la rivelazione della stagione in casa giallorossa: dopo un inizio complicato – l’espulsione nei preliminari di Champions League contro il Porto gli ha fatto piovere addosso una marea di critiche – è riuscito ad imporsi grazie alle sue qualità e alla fiducia dell’allenatore, che la scorsa estate per quel ruolo aveva scelto Mario Rui. La stagione del portoghese, però, è stata compromessa dalla rottura dei legamenti durante la tournée precampionato negli Stati Uniti ed Emerson si è fatto trovare pronto, al punto di diventare un uomo mercato: piace al Napoli, ma a meno di offerte irrinunciabili difficilmente la Roma lo lascerà partire.
Contro l’Atalanta, in una gara importantissima nella rincorsa alla Juventus capolista e per tenere il Napoli a distanza, Spalletti potrà scegliere tra dare fiducia all’ex esterno dell’Empoli oppure, come ha fatto domenica scorsa a Bologna, al brasiliano Juan Jesus, schierato esterno sinistro in una difesa a quattro con Rudiger a destra. «La Juventus – ha spiegato l’ex interista ai microfoni di Sky – ha un nucleo storico su cui costruisce i suoi risultati e fa piccoli cambiamenti ogni anno. La continuità nel calcio italiano fa la differenza, quando ero all’Inter ho visto passare 50 calciatori…». Non che la Roma sia messa meglio, da questo punto di vista. Ma, almeno in questa stagione, Spalletti ha cercato di cambiare il meno possibile in un reparto così delicato. I risultati gli hanno dato ragione, visto che la squadra è riuscita a mantenere la porta inviolata per 18 volte: in quattordici occasioni tra i pali c’era Szczesny, il titolare in campionato, con il brasiliano Alisson portiere di coppa. Un’alternanza obbligata per il valore dei due portieri ma che il prossimo anno potrebbe non riproporsi: il polacco, il cui cartellino è di proprietà dell’Arsenal, dovrebbe ritornare in Premier League e lasciare spazio al titolare della Seleçao. «Lavorare con lui mi aiuta molto – ha spiegato Szczesny – C’è feeling, sia a livello professionale che umano».
Intanto la Lega ha reso noto anticipi e posticipi sino al termine della stagione: il derby del 30 aprile si giocherà alle ore 12.30, in notturna (20.45) invece le sfide contro Milan (domenica 7 maggio) e Juventus (domenica 14).