(SKY) Qual è il rimpianto? “Aver perso una partita simile alle altre, concedendo loro di sviluppare il gioco a loro congeniale contro di noi. Ne avevamo parlato col mister, siamo stati anche bravi per certi versi ma dopo il 2-1 ci siamo disuniti. Un peccato avere due-tre occasioni e andare sotto, pareggiare e poi tornare sotto al primo contropiede. Era la partita che volevano loro e l’hanno fatta, bisogna fargli i complimenti”.
C’era tensione in campo? “Mi sembra tutto normale quello successo, foga, rabbia agonistica. Poche volte ho visto il rispetto che c’è tra queste due squadre, il fatto che loro esultino e ci sfottano un po’ fa parte del derby. Avrei fatto lo stesso, è il derby dai non facciamo i bigotti”.
Cosa è mancato nelle partita decisive? “Non sono decisive, queste contano perché abbiamo vinto le altre. Se avessimo perso o pareggiato le altre, se Dzeko non avesse segnato nelle altre queste contavano meno come qualche anno fa per il settimo posto. Abbiamo fatto tutta una stagione giocando partite decisive tenendo il ritmo di quelle avanti. Siamo stati al tiro di schioppo, sicuramente ci è mancato qualcosa in alcune partite ma non credo possa essere legato al fatto che erano più importanti rispetto altre. Bruciano, brucia anche qualche pareggio che fa la differenza come Empoli e Cagliari”.
Brucia anche a Totti pensare che potrebbe essere l’ultimo derby? “Sarebbe da chiedere a lui, quando perdi il derby per i romani è diverso. Non gli ho chiesto se gli dispiacesse più degli altri, nel derby di coppa con la curva rientrata avevamo tutti e due gli occhi lucidi, perché semplicemente è qualcosa che ci tocca. Sicuramente sarà dispiaciuto a prescindere che ne possa giocare altri o meno”.
Cosa manca alla squadra? “Non so quanto sarebbe giusto dire cosa manca. C’è un allenatore, un ds, ci sarà da lavorare per migliorare perché si può sempre. Io devo pensare a quello che posso migliorare io, venire a dirvi quello che secondo me manca non credo sia elegante e positivo per la squadra”.
E’ subentrata la stanchezza? “Quando si porta palla, decidendo di risolvere le gare n modo individuale poi perdi la palla e ti sembra di essere lungo, affaticato, stanco. Questo perchè si usa un modo di ragionare scorretto, che fa parte del gioco individuale e non di quello di squadra e si buttano all’aria qualsiasi distanza o misura. Questo è determinato dal fatto che non fai girare palla con velocità, tiri da lontano, sulla fascia devi fare il cross cercando la giocata individuale. A volte lo abbiamo fatto bene ma poi è chiaro che ne risente tutta la squadra”.
Mancato qualcosa negli scontri fisici? “E’ una non qualità che si evidenzia nella nostra squadra. Quando si gestisce meglio la palla c’è meno contatto fisico e si riescono a nascondere dei numeri di non qualità attrverso il possesso palla”.
(ROMA TV) Cosa è mancato? “Un po’ di solidità, nei momenti di svantaggio non è stato facile recuperare palla a centrocampo. La preparano così da due o tre derby e gli riesce abbastanza bene. Siamo partiti abbastanza bene, abbiamo creato diverse occasioni che potevano cambiare il corso della partita, soprattutto contro squadre così”.
Troppi gol evitabili… “Una squadra come la Lazio è forte, non fa catenaccio e riparte in maniera studiata, non buttano via la palla e sanno che basta un’occasione cambiare la gara. Un conto è giocare sullo 0-0 un altro giocare in svataggio, è quasi impossibile riconquistare palla”.
Ci sono giocatori non all’altezza? “E’ una rosa all’altezza, sennò avremmo punti in meno e avremmo vinto partite in meno. Abbiamo vinto anche gare importanti che però non sembravano tali, ma si può migliorare. Certe valutazioni, come quelle se un giocatore è forte o meno, sarei un pazzo a farle in tv, non è il mio compito. Ci sono i dirigenti e il mister che parleranno e valuteranno come migliorare ancora questa squadra”.