Al centro della Roma ecco di nuovo Gonalons. Che, domani a Verona contro il Chievo, avrà un’altra chance per convincere Di Francesco. Anche perché finora è stato poco Maxime, nel senso che il play ha faticato a inserirsi nel 4-3-3, vivendo di alti e bassi. Come esperienza e posizione, niente da dire. Ma spesso ha evidenziato un po’ di lentezza, non solo nell’interdizione. L’assenza momentanea di De Rossi (2 turni di squalfica) gli permetterà di essere titolare per il 2° match di fila e di conseguenza di aumentare il minutaggio che è inferiore a quello dei colleghi di reparto. Tra i 5 centrocampisti in rosa, e non contando Gerson che l’allenatore ha usato con più frequenza da esterno offensivo, il francese è quello che in campionato ha giocato meno: appena 5 presenze (4 dall’inizio) in 14 partite. In proporzione ha avuto più spazio in Champions, con 3 gare su 6 dal primo minuto e sempre fuori casa. È, insomma, entrato in campo in 8 dei 20 match stagionali: coinvolto come gli altri nel turnover, è però solo l’alternativa del capitano. Ha spazio, come accadrà anche al Bentegodi, se sta fuori De Rossi. Una curiosità: se c’è lui, la squadra prende più reti (9 delle 16 incassate fin qui).
SOTTO ESAME – Gonalons, dunque, è il regista di scorta. Che ha funzionato soprattutto nella partita pareggiata, lo scorso 18 ottobre, allo Stamford Bridge contro il Chelsea. Quella resta tra le migliori esibizioni della Roma di Di Francesco. Maxime, scortato dai titolarissimi Nainggolan e Strootman, lasciò il segno nella gara di Londra. Presenza di personalità, sostanza e qualità. Domani, contro il Chievo, è probabile che l’allenatore riproponga lo stesso trio di centrocampisti (da valutare Nainggolan), scelto solo nella notte inglese. Non sono state altrettanto significative le esibizioni del francese in Champions: male a Baku contro il Qarabag, anche per la gaffe che favorì la rete di Henrique e insufficiente a Madrid contro l’Atletico. In campionato benino a Benevento, nel pomeriggio del debutto, e a Firenze. Fiacco e anche sgraziato, invece, la settimana scorsa contro la Spal, al punto di essere sostituito dopo meno di un’ora per non rischiare di prendere il secondo giallo e di lasciare la Roma senza play a Verona. L’aggiustamento in corsa, con Strootman regista, è il messaggio che l’allenatore gli ha inviato in pubblico. Se non entra in sintonia con i compagni, rischia di restare a guardare anche quando manca De Rossi. E di finire sul mercato a gennaio (in Ligue 1 più di un club lo accoglierebbe), sostituito in rosa da Badelj che ha il contratto in scadenza con la Fiorentina.
ROTAZIONE ANNUNCIATA – Di Francesco, dopo la vittoria contro il Qarabag, sembra orientato a cambiare qualche interprete pure contro il Chievo. Con Gonalons è probabile il ritorno di Peres da terzino destro e di Gerson da esterno alto sulla stessa fascia, proprio come a Londra contro il Chelsea. L’allenatore si prepara a intervenire in ogni reparto. In attacco sarà valutato stamattina Schick. Che, sempre in ballottaggio con Gerson per il posto sulla fascia destra, è stato provato da centravanti: possibile staffetta con Dzeko che dovrebbe cominciare il match pure a Verona. Schick, da esterno o da prima punta, spera di avere spazio finalmente da titolare. Perotti, invece, non sta bene. L’intenzione è di non rischiarlo, riportando sulla sinistra El Shaarawy. Emerson, invece, partirà ancora in panchina.