Se sia stato un ultimatum vero, o solo una strategia concordata con il giocatore e il suo agente per mettere fretta al Leicester, lo dirà soltanto il tempo. Neanche troppo, perché come ha fatto capire ieri da Boston il direttore sportivo della Roma, Monchi, il club giallorosso vuole consegnare a Di Francesco l’esterno destro in tempi rapidi. E quindi: o l’affare Mahrez si chiude velocemente, oppure arrivederci, grazie, e via con un altro nome, che il d.s. vuole tenere segreto.
LA TRATTATIVA – «Abbiamo fatto due offerte – ha spiegato Monchi durante la conferenza di presentazione di Hector Moreno – e riteniamo che la seconda sia quella giusta. Poi ci siamo fermati e dirottati su altri calciatori, perché non stiamo cercando soltanto lui, che è quello più noto al pubblico». La Roma ha fretta, entro la prima settimana di agosto vorrebbe chiudere, per dar modo all’allenatore di lavorare col nuovo arrivato almeno quindici giorni prima dell’inizio del campionato, ma Monchi è netto quando gli viene chiesto quale sia la percentuale di chiusura della trattativa: «Nessuna percentuale, o va in porto o non va in porto». Non poteva essere più chiaro di così: Mahrez era e resta la prima scelta per sostituire Salah, l’accordo con il calciatore c’è, ma la Roma non ha intenzione di aspettare tutto il mese di agosto per prendere il giocatore. Tanto che, a margine della conferenza, Monchi si lascia sfuggire: «La nostra offerta è molto molto importante».
COME BATISTUTA? – Non la conferma ufficialmente, ma dopo una serie di riunioni a Boston con tutto lo stato maggiore romanista (Baldini compreso, braccio destro del presidente e in ottimi rapporti con i club di Premier) è arrivato ad offrire, tra bonus e parte fissa, più di 35 milioni. E se il Leicester dovesse accettare sarebbe l’acquisto più caro dell’era americana. Non solo: insieme a Batistuta, sarebbe anche quello più importante (economicamente, s’intende) di tutta la storia romanista.
MANOLAS RESTA – L’esterno d’attacco è «la priorità» della Roma, poi Monchi ha intenzione di prendersi «venti o venticinque giorni» per capire il da farsi: prendere un altro difensore oppure un calciatore a sorpresa, «in qualche settore dove siamo un po’ corti, perché al centro può giocare anche Kolarov. Ma – ha ripetuto – prima chiudiamo la questione esterno e poi ci pensiamo, non è il momento di fare le cose in fretta». Evidentemente, non è tempo di pensare troppo neppure al rinnovo di Manolas: Monchi non conferma né smentisce che ci siano trattative in corso, ma si dice abbastanza sicuro della permanenza del greco, anche senza prolungamento del contratto: «Kostas oggi è alla Roma e credo che ci resterà molto tempo, lui è contento di stare qui. Si parla di partenza se non dovesse allungare il contratto, non so se avete informazioni diverse dalle mie, io so che è contento di restare».
A CASA – Contento, appunto, come vorrebbe esserlo Mahrez, che ieri non era neppure in panchina per l’amichevole del Leicester contro l’Mk Donks (ma anche altri big sono rimasti fuori dall’elenco dei convocati) e sta facendo pressioni per raggiungere la Roma. Gli inglesi si stanno tutelando con l’acquisto di Iheanacho, ma non è ancora ufficiale. Serve un po’ di tempo, proprio quello che Monchi non vuole più perdere.