Inizia, o meglio prosegue, la lunga attesa. Tipica del gioco delle parti. E quando si parla di calciomercato e alla chiusura della finestra dedicata ai trasferimenti manca oltre un mese, va da sé che i tempi possono essere lunghi. La Roma, in tal senso, ha delle certezze. Anche abbastanza importanti. La prima: vuole Riyad Mahrez per completare l’attacco. La seconda: ha l’accordo con il giocatore per un contratto di cinque anni. Si dirà: il più è fatto. E in effetti le basi sono buone per un brindisi finale. Il problema è che nel frattempo, a meno di un mese dal via del campionato (mercoledì esce il calendario di serie A) Di Francesco, dopo l’addio di Salah, non ha la pedina titolare del ruolo di attaccante destro. In quella posizione, ormai è chiaro, serve quello che a Sassuolo era Berardi: mancino tecnico che rientra tagliando il campo creando situazioni pericolose. Mahrez è stato individuato dalla Roma come interprete perfetto della parte: ha esperienza internazionale, pur essendo algerino ha passaporto francese e ha l’ok morale del Leicester che, dopo aver vinto la Premier nel 2016, ha promesso a uno dei migliori artefici di quell’impresa di lasciarlo partire in caso di offerta che soddisfi il club.
SETTIMANE CALDE – E qui torniamo al gioco delle parti. Il ds gialloroso Monchi, dopo essere rimasto a Roma per chiudere le operazioni Defrel e Kolarov, oggi raggiunge la Roma a Boston, da sempre quartier generale del presidente Pallotta. Il rinnovo di Nainggolan, la delicata questione legata al futuro di Manolas (scadenza 2019: rinnova o parte?) e l’ok per arrivare a 37-38 milioni (32 secchi più i bonus) da offrire alla già ricca presidenza del Leicester per Mahrez. Il thailandese Srivaddhanaprabha, numero uno del club inglese, potrebbe abbassare le sue pretese fin lì tra due settimane a fronte del pressing dell’entourage del giocatore, ma di certo non scenderà oltre rispetto a una prima richiesta di 45 milioni. La Roma ci crede e aspetta: il piano è quello di consegnare Mahrez a Di Francesco martedì 7 agosto a Trigoria, a dieci giorni dal via del campionato.
ALTERNATIVA – In quel ruolo, dove per ora si adatta bene Defrel, può giocare il giovane Ünder, ma per campionato e Champions serve una pedina di primo piano. Potrebbe esserlo Suso, il mancino che si è ritrovato incredibilmente chiuso dallo straordinario mercato del Milan e che si può prendere per 20 milioni più bonus. Il problema è che lo spagnolo non entusiasma la dirigenza giallorossa e che oggi le chance di poter arrivare a Mahrez sono ancora molte e tutte buone. La Roma, peraltro, spera nel frattempo di liberarsi di altri ingaggi e di incassare qualcosa dalle cessioni di Iturbe e di almeno due tra Nura, Sadiq, Castan e Juan Jesus, anche se non è facile.
DIFESA – L’altro capitolo importante è legato alla situazione di Manolas, che è arrivato a soli due anni dalla scadenza: una situazione mai piacevole per il club proprietario del cartellino. In tal senso la Roma ha individuato in Josè Gimenez dell’Atletico Madrid (22 anni, uruguaiano con passaporto spagnolo) un possibile obiettivo: si prende con 25 milioni, anche non tutti subito, ma bisogna fare i conti con il mercato bloccato dei colchoneros, che avrebbero difficoltà senza una pedina che fino a gennaio non potrebbe essere sostituita.