(PREMIUM) Siete rimasti al secondo tempo con lo Shakhtar, non avete reagito… “Nel primo tempo abbiamo fatto una buona gara, sopratutto difensivamente. Nel secondo tempo dopo il gol siamo un po’ svaniti e questa è una cosa che mi preoccupa. Non abbiamo avuto qualità negli ultimi 20-25 metri. Nel primo tempo però, dal mio punto di vista abbiamo fatto una buona gara.”
Sta suonando qualche campanello d’allarme con la quinta sconfitta interna? “Ovviamente. Non possiamo essere contenti di oggi, ci aspettavamo un’altra prestazione. La squadra si è disunita e mi meraviglio di questo e ne sono dispiaciuto. Ma ripeto solo nel secondo tempo, nel primo la squadra mi è piaciuta. Sul primo gol siamo scappati un po’ in ritardo e difendere meglio l’area di rigore.
Difettate un po’ di personalità? “La sensazione che abbiamo avuto oggi è questa. Sto riguardando il gol e mi accorgo che ci siamo abbassati troppo velocemente. Dobbiamo avere la forza anche di saper reagire.”
Oggi Schick in campo per le sue caratteristiche o per problemi di Dzeko? “Sì per le caratteristiche che potevano mettere in difficoltà la difesa del Milan. Ha fatto qualche buona giocata ma in generale non ha fatto quanto doveva. Dovevamo dare di riposo a Edin e con la presenza di Schick mi sarei aspettato un po’ di fantasia ma cosi non è stato. Non è una bocciatura per il ragazzo anche perché tutta la squadra nel secondo tempo è calata. Non possiamo più permetterci passi falsi così.”
Stanchi dalla Champions? “Potrebbe anche essere ma ho cambiato alcuni giocatori. Fisicamente nel secondo tempo ho avuto la vostra stessa situazione e questa cosa mi preoccupa. Nel primo abbiamo recuperato molti palloni ma abbiamo avuto poca lucidità negli ultimi venti metri. Dobbiamo stare zitti e lavorare.”
Ha la fiducia della squadra e della società? “La domanda mi piace e non mi piace. Quando ci sediamo su una panchina siamo in discussione, l’allenatore è il principale responsabile quindi mi sento in discussione.”
A Nainggolan che succede? “Intanto è uscito con un brutto trauma, senza un dente e gli girava un po’ la testa. Radja non sta attraversando il suo miglior momento da quando è a Roma ma abbiamo bisogno di lui. Non dipende come avete visto dal sistema di gioco e oggi purtroppo ne ho avuto la conferma.”
(SKY) Avete limiti, ingiusto chiederle di più? “Invece dobbiamo chiedere di più. Non si cercano alibi per le prestazioni, io sono il primo responsabile. La squadra ha fatto bene nel primo tempo, magari sbagliando le scelte negli ultimi metri. Nel secondo tempo siamo calati, divisi in due tronconi cosa che non è successa al Milan. A Charkiv è successo la stessa cosa. Dobbiamo lavorare dal punto di vista mentale e pensare anche a passare in Champions.”
La colpa è del collettivo o dei singoli? “Il calcio è sempre collettivo. L’attenzione nella partita viene a mancare, non è volontario ma siamo al di sotto delle nostre possibilità. Poi è ovvio che calino anche le individualità. Oggi il Milan ha fatto la differenza con una giocata di Suso e con una bela azione di Cutrone.”
Che doveva fare Manolas nell’azione del gol? “Questa palla va intercettata prima, bisogna intercettata con l’uomo. La capacità di Manolas è di non averlo portato dentro”
Riduttivo dire di aver fatto una buona partita solo perchè non avete concesso tiri al Milan nel primo tempo? “Nel primo tempo abbiamo fato molti tiri in porta, la mia analisi è legata alla differenza tra il primo e il secondo tempo. Poi io vedo delle cose e tu altre. Non stiamo dimostrando di essere una grande squadra, ma se tu dici che lo siamo allora la colpa è mia che non lo stiamo dimostrando.”
Ci si aspetta di più da voi… “Io mi sento responsabile, ma non punto il dito contro nessuno dei miei. Poi si faranno delle analisi interne. Parli di intensità ma poi cali nel secondo tempo. Ma l’intensità si prende nell’allenamento.”
Il problema è questo? “Gli allenamenti sono molto intensi, ma forse non riusciamo a riportarla in campo per un problema mentale. A Udine è stato il contrario. Ho un metodo con cui a Sassuolo ho avuto tanti risultati e l’intensità la si raggiunge anche con gli stimoli che dà l’allenatore, per questo sono responsabile.”
Oggi tutto ha funzionato poco… “Non ho detto che fisicamente non ci siano dei problemi. Ci alleniamo in un certo mdoo ma non lo riportiamo in partita. Poi se tu dici che Perotti porta palla a tutto campo vuol dire che sta bene fisicamente, poi è sbagliato che porti palla.”
Come mai il cambio di modulo? “L’ho fatto per avvicinare un giocatore all’attaccante e per motivare i miei giocatori. Sposto un uomo di 10 metri ma non cambia la mentalità. Anche stasera c’era il desiderio di andare a prendere l’avversario nella propria mtà campo, ma dopo il gol siamo svaniti. Il Milan ha fatto meglio di noi sotto tutti i punti di vista, la sconfitta è giusta.”
(RAI) Che cosa è successo? “Sì la squadra nel primo tempo è andata ad aggredire gli avversari conquistando spesso il pallone nella loro metà campo ma ha sbagliato nelle scelte finali. Siamo andati poco in profondità con il desiderio di avere sempre la palla sui piedi e questo ci ha penalizzato, poi il Milan ci ha segnato alla prima opportunità e ne abbiamo risentito.”
L’impressione è che Schick non abbia i movimenti del centravanti… “Per me è un giocatore che va costruito, è giovane. Ha la capacità di giocare prima punta, ma tende ad aprirsi troppo nel 4-3-3 andando quindi a togliersi la possibilità di andare a coprire l’area di rigore. In questo deve migliorare, ma è un giocatore dai mezzi tecnici importanti. Oggi non possiamo parlare di prestazione negativa di Schick, direi che la Roma compreso il suo allenatore non è stata all’altezza nell’insieme generale. La responsabilità è di tutti.”
De Rossi, Dzeko e Florenzi fuori per dare un segnale? “Il fatto di tenere fuori questi giocatori è stato per fargli tirare il fiato. Hanno tante partite alle spalle, compresa una lunga trasferta europea con molte ore di volo e quindi ho voluto mettere un po’ di freschezza per andare a ricercare qualcosa che poi comunque ci è mancato. Il turnover l’ho sempre fatto anche con risultati importanti, in questo momento magari no e dobbiamo ritrovare quell’unione di squadra, che ci fa saper soffrire insieme. Oggi invece è successo tutto il contrario.”
Non sarebbe meglio chiedere qualcosa di più ai giocatori più esperti nonostante siano stanchi viste le difficoltà? “Questo discorso l’abbiamo fatto anche in passato e le sconfitte sono arrivate lo stesso. La freschezza a volte può fare la differenza come altre volte è successo in passato, non credo mettere uno o due giovani in più possa determinare il risultato. E’ un mio pensiero anche perché certi giocatori, come Nainggolan, hanno sempre tirato la carretta e oggi magari non hanno reso al meglio. Per di più lui ha preso una botta e ha perso un dente. gli girava la testa ed è stato condizionato. Nelle ultime partite l’ho messo dietro la punta come faceva nell’anno precedente, ma come vedete non è un discorso di moduli o numeri è un discorso di saper affrontare determinate situazioni a livello di squadra.”