Le parole pesantissime di Monchi (“abbiamo problemi di tutti i tipi, la situazione economica la conoscete, per fare mercato ci vogliono i soldi”), quelle altrettanto dure di Strootman: “Primo tempo vergognoso, dovremmo tutti guardarci allo specchio. E non è che stiamo tutto il giorno a Trigoria a non fare un c…”. La Roma si lecca le ferite dopo la sconfitta contro l’Atalanta: i giocatori sono a migliaia di chilometri di distanza (i sudamericani a casa, De Rossi, Florenzi e Nainggolan alle Maldive, così come Totti, anche lui al mare), Monchi e Baldissoni a Milano per la Supercoppa Primavera, il centro sportivo è deserto.
DA PALLOTTA? — Domani i dirigenti si ritroveranno per fare il punto della situazione – “le soluzioni le abbiamo in casa”, ha detto Monchi – ma l’umore è basso e allora potrebbe e dovrebbe intervenire il presidente Pallotta. L’agenda è ancora da definire, ma nei prossimi giorni il numero uno della Roma è atteso a Londra per impegni personali e dei Boston Celtics e, insieme al consulente Baldini, potrebbe convocare i dirigenti (più difficile che venga lui in Italia) per trovare soluzioni al momento della Roma. Momento che vede la squadra al quinto posto (e quindi fuori dalla Champions, vitale per il club), lontana dodici punti dal Napoli capolista e fuori dalla Coppa Italia. C’è una partita da recuperare in campionato e un ottavo di Champions da giocare, c’è un intero girone di ritorno e le chiavi per risalire ci sarebbero. Ma dopo il mese nero, come ha detto Di Francesco, è il momento “di stare zitti e lavorare. Lavorare tanto”. Si comincia domani.