Il campionato della Roma è arrivato alla fine: Jim Pallotta è soddisfatto per gli obiettivi centrati dalla squadra perché, con la (quasi) qualificazione alla prossima Champions League e la semifinale giocata contro il Liverpool entreranno in cassa circa 130 milioni di euro. Due traguardi che garantiscono al club una tranquillità economica in vista del 30 giugno. Se, infatti, la scorsa stagione Monchi era obbligato a vendere con una certa velocità i pezzi pregiati per equilibrare il bilancio, quest’anno ha la facoltà di scegliere quale affare sia meglio concludere, non solo per i conti, ma per ragioni tecniche. Tra i calciatori papabili per l’addio c’è Strootman e in bilico restano, per motivi diversi, Alisson e Florenzi.
Il brasiliano è in trattativa con la società per un aumento dell’ingaggio (da 1,5 a 3 milioni di euro), anche se dal club smentiscono le voci di possibili adeguamenti, visto che il contratto scadrà nel 2021. Nella sua prima stagione in Serie A, ha attirato su di se l’interesse di mezza Europa pronta a ricoprirlo d’oro, le tentazioni sono molte ma lui vorrebbe – per ora – restare nella Capitale prolungando l’accordo con fino al 2023 e lasciando a lui il 50% dei diritti d’immagine.
Un altro caso spinoso è quello di Florenzi: Monchi attende il procuratore a campionato finito. Le cifre di cui si sta parlando in queste ore – ha fatto sapere il ds – non coincidono con la realtà (4 milioni a stagione). Con la realtà (spietata) coincidono la scadenza del contratto di Alessandro (2019) e il fatto che sia l’unico dei big della rosa, con scadenza 2019, a non aver rinnovato (ad eccezione di De Rossi). Il problema è legato al suo ruolo: se Karsdorp non si fosse infortunato a ottobre, adesso Florenzi starebbe giocando come esterno d’attacco o mezzala (come avrebbe voluto Di Francesco) e il suo valore sarebbe, forse, addirittura aumentato. Le parti cercheranno di trovare un accordo in tempi brevi, ma non è escluso che l’esterno lasci la Capitale già la prossima estate.