Dopo cinque partite di campionato (sei se si fosse giocata quella contro la Sampdoria) e due di Champions League, Eusebio Di Francesco non ha ancora schierato la squadra titolare (almeno sulla carta), che Monchi ha costruito nel mercato estivo. Alisson, Karsdorp, Manolas, Juan Jesus, Kolarov, Nainggolan, De Rossi, Strootman, Schick, Dzeko e Perotti: questi undici non hanno mai giocato tutti insieme, e non per scelta tecnica, ma per problemi fisici che hanno impedito all’allenatore di sfruttare il potenziale che gli è stato messo a disposizione. Dal 21 agosto, giorno in cui è cominciato il campionato, sono ben 9 gli infortuni muscolari che hanno colpito la Roma: il primo della lista è Bruno Peres che durante la partita contro l’Atalanta ha riportato una lesione al pettineo sinistro, stop di 15 giorni che gli ha fatto saltare l’Inter (sarebbe rimasto in tribuna anche con la Sampdoria).
EMERGENZA TERZINI
Già a inizio stagione Di Francesco si è trovato in piena emergenza terzini destri, perché appena due giorni dopo l’infortunio del brasiliano ha alzato bandiera bianca Nura per una lesione muscolo/tendinea del muscolo bicipite femorale. Stop tra le sei e le otto settimane, se il sindaco di Genova non avesse annullato la gara di Marassi per pioggia, Eusebio avrebbe schierato Manolas esterno basso a destra. Ad arricchire la rosa c’è anche Karsdorp che il 18 settembre ha accusato un affaticamento muscolare, facendo slittare il suo rientro a dopo la sosta. Sempre in difesa il 25 settembre Hector Moreno ha avuto una ricaduta al flessore della coscia sinistra (lo stesso che lo ha bloccato durante la tournée negli Stati Uniti), le condizioni del giocatore «verranno valutate giorno dopo giorno», fa sapere il club.
INCUBO ATTACCATO
Per non farsi mancare nulla, la Roma sta ancora aspettando di vedere all’opera Patrik Schick, l’acquisto più costoso da quando Pallotta è presidente: il ceco l’8 settembre si è fermato per un’edema muscolare nel retto femorale sinistro. Il club è stato abbastanza positivo sui tempi di recupero, Di Francesco, infatti, lo ha schierato in campo contro il Verona; il giorno dopo (il 17 settembre) ecco la ricaduta in allenamento «infortunio muscolare al retto femorale sinistro», tempi di recupero stimati in 15 giorni. Considerando che anche Nainggolan è stato vittima di una piccolo problema tendineo che gli ha fatto saltare la gara con il Benevento, il caos degli infortuni muscolari non sembra cessare: alla vigilia della partita con il Qarabag durante l’allenamento a Baku si è fermato Perotti, mentre ieri al 12’ della ripresa Defrel ha chiesto il cambio al Olimpiya Stadium per un dolore al flessore sinistro. Entrambi saranno sottoposti oggi ad esami, ma sicuramente non ci saranno per la trasferta a Milano.