È ancora lunga, molto lunga. Ma il borsino di Higuain aggiornato a ieri sera tende al (bianco)nero. Di sicuro per adesso è poco giallorosso. Non si è sbloccata la trattativa che dovrebbe portare il Pipita a Roma, la Juve non vede l’ora di liberarsene ma Sarri non è esattamente dello stesso avviso.
E infatti l’ha fatto giocare (con tanto di fascia di capitano) nel secondo tempo dell’amichevole col Tottenham e Gonzalo ha subito risposto con un gol dei suoi. I messaggi d’amore provenienti dalla Capitale da parte di Fonseca e Petrachi non hanno smosso granché nella testa di Higuain, che apprezza la stima romanista ma continua ad avere come priorità quella di giocarsi le sue carte alla Juventus.
A Trigoria ne hanno preso atto e, piano piano, se ne stanno facendo una ragione. L’opzione Higuain non è sfumata ma al momento la pista è piuttosto fredda. Anche perché l’operazione ha delle premesse obbligatorie che finora non si sono realizzate: l’attaccante dovrebbe prima rinnovare il contratto con i bianconeri per abbassare il costo dell’ammortamento nel bilancio juventino e di conseguenza l’importo del prestito oneroso, o in alternativa accordarsi su una lauta buonuscita e poi accettare uno stipendio in linea con i parametri della Roma, certamente più basso dei 7.5 milioni netti più bonus che guadagna ora a Torino.
Con più di un mese di mercato ancora aperto in Italia, però, guai a dare sentenze definitive. Higuain fa parte di un possibile domino di attaccanti e se dovesse sbloccarsi un affare, a cascata toccherebbe agli altri. Uno riguarda Dzeko, che continua ad allenarsi con la Roma in apparente armonia ma attende le mosse dell’Inter.
Il vertice di ieri in Cina tra il patron Zhang, Marotta e Conte sembra il preludio al rilancio nerazzurro per il bosniaco. «Siamo alla ricerca di due punte – ha annunciato dopo la riunione l’amministratore delegato interista – una di esperienza e un giovane». Dagli identikit sembrerebbe quindi che il club di Appiano stia per affondare il colpo sull’ «esperto» Dzeko.
Non bastano i 10 milioni offerti sinora, la Roma ne chiede il doppio e inizierebbe a ragionare da 15 in su. Se la trattativa dovesse finire nel pantano, i giallorossi sarebbero disposti a tenersi Edin un anno con la prospettiva di perderlo a giugno 2020 a parametro zero: il suo atteggiamento nel lavoro quotidiano sta convincendo anche Fonseca. Ma l’ipotesi del suo prossimo approdo all’Inter rimane la più probabile.
Il «giovane» di cui parla Marotta, oltre Lukaku, potrebbe essere invece quel Rafael Leao del Lille gradito anche a Petrachi. I francesi chiedono almeno 35 milioni, la concorrenza è spietata, la Roma c’è ma valuta anche altri nomi mentre ragiona sul da farsi con l’allenatore riguardo a Schick e agli altri giocatori messi sotto esame nelle prime due settimane di ritiro.
Ieri abituale confronto di mercato fra i dirigenti, dopo aver parlato molto in pubblico Petrachi si è impostato in modalità fari spenti (vedi presentazione Diawara lasciata a De Sanctis) e come priorità, oltre al centravanti, vuole prendere un altro centrale difensivo (per Alderweireld resta dura: la clausola rescissoria scade giovedì), un terzino destro e un’ala mancina. Ma prima c’è da vendere. E pure tanto: in lista d’uscita Olsen, Karsdorp, Gonalons, Nzonzi e Defrel.
FONTE: Il Tempo – A. Austini