Alisson è già a Liverpool e i 75 milioni sono giù virtualmente nella cassaforte di Trigoria. Ieri, infatti, la trattativa per portare il brasiliano ai Reds si è risolta in pochi minuti: il club inglese ha alzato l’offerta a 67 milioni più 8 di facili bonus da pagare in due rate. Quelli che chiedeva la Roma, quelli che hanno messo Alisson prima sull’aereo da Olbia per Roma (dove ha svuotato in pochi minuti l’armadietto di Trigoria e salutato gli ex compagni), poi su quello per Liverpool dove sabato svolgerà le visite mediche e firmerà un quinquennale da 5,5 milioni che include la metà dei diritti d’immagine. «Saluto i tifosi della Roma, è tempo di una nuova avventura», ha detto a Ciampino.
Tutto fatto quindi per la cessione più cara della storia della Roma, per la cifra più alta mai spesa al mondo per un portiere (scavalcato Buffon pagato 53 milioni). I tifosi – dopo Nainggolan – hanno deglutito amaro di nuovo, ma ora vogliono il dolce. Insomma, vogliono che quei soldi vengano reinvestiti per un colpo. Vero, e non una scommessa. Prima c’è da trovare il sostituto di Alisson, o meglio c’è da chiudere il cerchio sui nomi rimasti: l’olandese del Barça Cillessen ha sorpassato Areola e Olsen anche se nelle ultime ore grazie a un’indiscerzione di Teleradiostereo si è fatto largo Zoet del Psv che costa poco (12 milioni) e quindi permetterebbe a Monchi di avere più liquidità per il colpo offensivo.
Dura immaginare un top player alla Di Maria per due motivi: lo stipendio che sforerebbe il tetto ingaggi, e l’età non in linea col progetto di valorizzazione intrapreso a Trigoria. Discorso diverso per Draxler del Psg o Depay del Lione – che ha 24 anni, guadagna 4,2 milioni e ha gli stessi procuratori di Strootman e Karsdorp. Il primo nome della lista però resta quello di Federico Chiesa. Ieri il presidente Della Valle è stato chiaro: «Non lo vendiamo, abbiamo già rifiutato offerte milionarie». Parole che potrebbero cambiare di fronte a un’offerta monstre da 60 milioni.
Monchi ha altri colpi in canna prima di ripiegare su Suso e Berardi che sembrano più alla portata. Il ds ha sempre dichiarato di non voler comprare dopo il Mondiale, ma le eccezioni fanno parte della vita: piacciono infatti Forsberg del Lipsia e Lozano del Psv che è della scuderia di Raiola. Porte sbarrate per Oyarzabal. In ottica futura Monchi punta il baby Manzari in uscita dal Bari