Stavolta di partite se ne vedrà addirittura due, prima la sfida di Marassi con la Sampdoria e poi quella di Champions League contro l’Atletico Madrid, martedì prossimo all’Olimpico. Verrebbe da dire, scherzandoci su, che James Pallotta vuole recuperare il tempo perso. O, magari, portarsi avanti per il futuro. Di fatto, è proprio il futuro quello che interessa di più al presidente della Roma, che sbarcherà questa mattina presto nella Capitale per restarci più o meno una settimana. Giorno più, giorno meno.
L’AGENDA – Il suo aereo privato arriverà a Ciampino intorno alle ore 8 di mattina, in arrivo direttamente da Boston. Pallotta, così, torna a Roma dopo due mesi e mezzo dalla sua ultima volta e lo fa per stare vicino alla squadra in un momento chiave come il ritorno ufficiale in Champions League. Ovviamente, in mezzo cercherà di metterci più cose possibile. Come gli incontri aziendali o un passaggio istituzionale (ancora non previsto, a ieri non era ancora in agenda) con la sindaca Virginia Raggi. Con gli occhi, ovviamente, tutti protesi al nuovo stadio, ai tempi della nuova Conferenza dei Servizi ed al discusso ponte di Traiano, senza il quale secondo molti l’afflusso e i deflussi dall’impianto di Tor di Valle sarebbero difficoltosi (e che la cui costruzione è stata invece stralciata dal nuovo progetto). Come detto, ad oggi non è stato ancora messo in programma un incontro tra Pallotta e la sindaca, ma considerando le poche occasioni di contatto diretto, è facile che ci si lavori su in questi giorni e che all’inizio della prossima settimana possa andare in scena l’atteso incontro.
I LAVORI – Nel frattempo, da oggi Pallotta lavorerà con i suoi dirigenti, in primis con l’a.d. Umberto Gandini e il d.g. Mauro Baldissoni. Sul piatto ci sono situazioni di natura logistica e commerciale. Ma questa sarà anche l’occasione per lavorare per la prima volta fianco a fianco con la versione dirigente di Francesco Totti. I due si vedranno, magari anche a Trigoria, sempre che Pallotta decida di andarci. Nei suoi raid romani, infatti, il presidente ha dimostrato di non amare molto il centro sportivo, meglio il centro, nel suo quartier generale a ridosso di piazza del Popolo. A proposito, di Totti, tra l’altro, da ieri è ufficiale ciò che la Gazzetta aveva anticipato: dal 18 settembre inizierà il corso di allenatore di base «Uefa B», organizzato dall’Aiac e che l’ex capitano svolgerà a Trigoria. Magari questi giorni saranno anche l’occasione per parlare con Pallotta del suo nuovo ruolo da dirigente. Così come, forse, Pallotta darà anche il via libera al rinnovo contrattuale di Kostas Manolas, su cui sta lavorando da un po’ il d.s. Monchi.
LE SFIDE – Poi ci sono le partite, quella con la Sampdoria e quella con l’Atletico. Pallotta volerà a Genova sabato mattina con il suo jet personale, cercando di tornare con la sua prima vittoria esterna da presidente. Nelle due precedenti occasioni in cui ha seguito la squadra, infatti, il presidente della Roma è tornato sempre a mani vuote: a Madrid contro il Real (20) in Champions e la scorsa stagione a Firenze, quando i giallorossi vennero sconfitti per 10 e il presidente si infuriò per il fuorigioco di Kalinic sul gol decisivo di Badelj. Ora, ovviamente, vuole invertire questa tendenza e portare a casa una vittoria di fondamentale importante. Per cancellare l’amarezza dell’ingiusta sconfitta con l’Inter e per preparare al meglio la sfida di Champions con l’Atletico Madrid. Pallotta la vuole vivere da protagonista, per poi tornare a Boston, a casa sua. Possibilmente, stavolta, con qualche cosa in più in tasca.