Più equilibrio, nella gioia e nel dolore. E quindi nelle vittorie così come nelle sconfitte. Il consiglio arriva da Monchi che oggi vivrà con emozione il sorteggio dei quarti di Champions. Ma alle 12 a fermarsi sarà tutta la città (almeno quella giallorossa) con la speranza di beccare proprio il Siviglia costruito negli anni dal direttore sportivo spagnolo. «Ma non dobbiamo avere paura di nessuno – avvisa Monchi – È difficile sapere quale squadra sia meglio affrontare. Il Siviglia è abituato a queste partite, a gestire la pressione dei match importanti. Ieri scherzavo con la mia famiglia: se uscisse Roma-Siviglia ai quarti, il primo problema sarebbero i biglietti (ride, ndr). Il Chelsea non avrebbe meritato di perdere 3-0, ma se il Barcellona ha Messi in giornata sono dolori. Il City per me è la squadra più forte di tutte. Ieri sera mia figlio ha pubblicato su Twitter una foto delle migliori otto squadre, è bello vederci lì. Le altre sette vogliono la Roma? Va bene, ok. Meglio così». Il passaggio ai quarti ha permesso un bel salto anche per quanto riguarda il ranking Uefa: in quello generale la Roma sale al 24° posto, in quello stagionale al nono.
C’è anche la possibilità di un inedito derby italiano con la Juve che in campionato però è addirittura a +18 sui giallorossi. Una distanza dovuta alla mancanza di continuità di una squadra che sa esaltarsi e demoralizzarsi troppo velocemente: «Dobbiamo capire e imparare a gestire il successo e amministrare meglio la sconfitta. Quello che ci appare straordinario come il passaggio di un turno deve diventare la normalità. Noi vogliamo diventare una squadra ancora più grande, per fare questo dobbiamo saper gestire queste situazioni e affrontare ogni partita con le stesse motivazioni. Deve essere un segno di maturità importante per prendere la strada che tutti vogliamo. Nel futuro vogliamo una Roma forte in tutte le partite. Domenica mi aspetto un buon atteggiamento, loro stanno pensando che siamo appagati dai quarti. Gli faremo capire che la testa è al Crotone. A livello sportivo dobbiamo essere come la società che è moderna e forte. Qui ho trovato un club preparato, con tante cose che non conoscevo. Ma c’è una grande pressione». Poi un altro avviso chiaro ai giocatori: «Vorrei vedere le foto di festa su Instagram negli spogliatoi dopo un finale, e non dopo un ottavo vinto».
Tra i più attivi sui social c’è Perotti, altro ex Siviglia: «Sarebbe bello incontrare il club in cui sono cresciuto. Cercheremo di vincere, con la Juve o qualsiasi squadra che sia Real o Bayern. Quando si arriva a questo momento tutte le squadre sono forti». Al sorteggio di Nyon ci sarà l’amuleto Totti che ieri al canale social della Roma ha ammesso: «Mi manca mettere gli scarpini, ma faccio la vita del calciatore ancora per tante cose».