Il VAR ha esordito in UEFA Champions League questa settimana nelle partite di Manchester, Roma, Amsterdam e a Wembley.
La tecnologia è stata implementata con successo in tutti gli stadi, con le squadre VAR collocate sul posto presso i diversi impianti delle gare d’andata degli ottavi di finale.
Il capo del settore arbitrale UEFA, Roberto Rosetti, ha lavorato con i direttori di gara per diversi mesi per prepararli al meglio all’introduzione del VAR nella competizione per club più prestigiosa del mondo. “Sono davvero felice del modo in cui è stato usato il VAR. La tecnologia ha funzionato perfettamente e le squadre arbitrali hanno diretto a livelli altissimi. Tutto ciò dimostra il duro lavoro che abbiamo svolto”. Il primo set di partite ha fornito una serie di episodi che hanno richiesto l’uso del VAR.
La prima revisione del VAR La prima revisione in campo in una partita di UEFA Champions League è stata durante Ajax – Real Madrid, quando un gol segnato dalla squadra di casa è stato annullato con il VAR Review. (…)
Dentro o fuori? Al 19′ di Roma-Porto c’è stato un potenziale tocco di mano di un giocatore del Porto vicino l’area, ma l’arbitro non ha indicato alcuna infrazione.
Rosetti ha spiegato così la situazione di gioco: “Un successivo controllo da parte del VAR ha dimostrato che l’episodio fosse fuori area, e quindi il VAR non è intervenuto e il gioco è continuato correttamente, in linea con il protocollo IFAB VAR che consente al VAR di intervenire solo nelle quattro situazioni di gioco che cambiano le partite.”
C’è stato un altro controllo per una possibile posizione di fuorigioco nel gol del Porto al 79′, ma il VAR ha confermato la posizione regolare assegnando il gol. (…)
PER LEGGERE L’ARTICOLO COMPLETO CLICCARE QUI