Piove su Reggio Emilia. Ma diluvia su Pallotta e i suoi collaboratori. Perché monta la contestazione tra la gente e al tempo stesso frena la Roma in classifica: il pari contro il Sassuolo (0-0, punteggio inedito in questa stagione: l’ultimo con la Juve, il 13 maggio 2018 all’Olimpico) non serve a niente. I giallorossi, pur passando la notte al 5° posto, rischiano di perdere contemporaneamente la partecipazione alla Champions e all’Europa League. L’Inter e l’Atalanta sono già avanti, ma oggi anche il Milan può superarli, e il Torino agganciarli (ma è sotto nello scontro diretto). Il rischio è che debba essere decisiva anche la sfida col Parma.
VIAGGIO A VUOTO Ranieri si illude di aver trovato la formula vincente e, premiando gli interpreti del successo di domenica scorsa contro la Juve, riparte dal finale della gara vinta contro i campioni d’Italia. L’unica novità è in difesa, con Jesus accanto a Fazio per il forfait di Manolas (distorsione alla caviglia nell’allenamento della vigilia). Nel 4-3-3, il play è ancora Nzonzi, con De Rossi risparmiato in panchina e a lungo festeggiato dai 1500 tifosi presenti al Mapei stadium, gli intermedi sono Cristante e Zaniolo, il tridente è quello titolare con Under, Dzeko ed El Shaarawy.
A specchio, dunque, anche nell’inedita sfida con De Zerbi, proprio come è accaduto all’Olimpico con Allegri. In fase difensiva, comunque, si abbassano, disponibili e disciplinati, con gli esterni offensivi e la Roma si protegge con il 4-5-1. Il Sassuolo, del resto, non modifica il suo atteggiamento che rimane spregiudicato, anche se in attacco non schiera il finalizzatore ma Djuricic da falso nove in mezzo a Berardi e Boga. Almeno all’inizio, però, funzionano meglio gli esterni offensivi giallorossi, soprattutto quando hanno spazio per ripartire.
BREVE SOSPENSIONE La protesta dalla curva rimbalza in campo. Maresca, subito dopo la mezz’ora, è costretto a interrompere il match. Doppio stop, in totale meno di 2 minuti, per permettere ai vigili del fuoco di rimuovere i fumogeni lanciati dal settore ospiti nell’area di Consigli. La Roma va a sprazzi. Decente in partenza, fiacca in attesa dell’intervallo. Under va subito al tiro e a destra spesso si accentra per favorire la sovrapposizione di Florenzi.
Dzeko ha sul destro il pallonetto per il vantaggio, ma conclude senza convinzione. Anche Kolarov ci prova e Consigli, pure se a fatica, salva. Berardi incide da rifinitore e costruisce, nel recupero, la migliore occasione del 1° tempo: imbucata per Djuricic che, lasciato sul posto Fazio, incrocia di destro. Bravo Mirante, di piede, a deviare in angolo.
RISVEGLIO INUTILE Il Sassuolo conquista campo nella ripresa. Con la qualità di Locatelli. A sprecare la chance per il ko è però El Shaarawy: a porta vuota, va in bicicletta e indirizza sul fondo. La Roma accelera e prepara l’assalto. Occasioni a raffica, senza inquadrare però il bersaglio. Destro di Dzeko da fuori area: palo. Kolarov pennella per Cristante che, in tuffo, colpisce di testa: la riposta di Consigli è super. Ranieri cambia per andare a dama: dentro Pastore per Zaniolo e Kluivert per Under. Entrambi, però, fanno cilecca. Dzeko invita al tiro Pastore: destro respinto da Demiral.
Fazio di testa: largo. El Shaarawy da sinistra per Kluivert: rimpallo con Rogerio e palla che rimbalza ancora sul palo (22 i legni colpiti in questa stagione). Ecco Perotti per El Shaarawy. De Zerbi, dopo aver inserito Brignola per Djuricic, mette anche Di Francesco al posto di Boga e Adjapong per Locatelli. Nel recupero, Maresca annulla la rete di Fazio che chiude da centravanti aggiunto: c’è Dzeko in fuorigioco. Come la Roma in quest’annata deprimente.
FONTE: Il Messaggero – U. Trani