(ROMA TV) Giornata straordinaria, qualificazione e notizia dello stadio.. “
Siamo soddisfattissimi del risultato, abbiamo sofferto un pochino ma la Roma è abituata a farlo per raggiungere determinati obiettivi. Farlo è stato importante perché non è mai facile vincere in Champions e stasera ne è stata la dimostrazione. Eravamo un po’ contratti anche se alla fine abbiamo dominato, però c’è stata meno qualità del solito.
Il gruppo? “Per poter fare qualcosa di importante in questo ambiente bisogna essere forti dentro, specialmente nello spogliatoio sotto tutti i punti di vista per entrare nella testa dei ragazzi. Oggi sono il capofamiglia e devo essere bravo a trasmettere la mentalità, credo che sia questa la cosa più importante ad essere entrata. Questa ci permette di fare sempre la partita, anche se mi ha dato fastidio che nel finale avrei voluto qualche attacco della profondità.”
Analisi tattica di stasera? “Dovevamo arrivare meglio su terzini aperti, c’era troppo campo e non mi è piacciono i traversoni messi in area da 30 metri. Avrei voluto creare spazi su cui attaccare, nel secondo tempo siamo stati bravi a creare queste situazioni. Nel primo tempo siamo stati sterili per quello che ho visto io.”
Sei andato sotto la curva? Cosa pensavi dopo il sorteggio? “Non ho visto nessuna classifica, io penso che la Roma debba guardare a sé stessa, poi quello che verrà verrà. Mi preoccupa lavorare nella nostra testa, si deve avere la stessa mentalità contro qualsiasi squadra, se no ci leghiamo troppo agli avversari. Dobbiamo avere la capacità di interpretare le partita come lo stiamo facendo adesso.”
Le piacerebbe vedere azioni simili a quella del gol di oggi? “Diego ci ha creduto moltissimo su una respinta, in genere non facciamo i gol sporchi. Dobbiamo vivere sull’errore dell’avversario e sulla palla che cade, questo un po’ ci manca. Nel primo tempo non abbiamo riempito l’area, ma in gare come queste si deve chiudere con più continuità, su questo dobbiamo migliorare.”
Dzeko stanco? “Adesso stiamo anche recuperando Schick, qualche possibilità di recupero gliela possiamo dare. Magari è stato meno efficace in certe situazioni ma ha creato 4-5 situazioni pericolose e alla lunga i gol importanti arriveranno. Ci teniamo anche stretti i gol dei nostri esterni, magari prima facevano pochi gol come Perotti.”
De Rossi in conferenza? “Se prima abbiamo parlato di famiglia, Daniele è come un figlio. Non va abbandonato, poi è giusto che lui abbia gli atteggiamenti giusti, l’ha fatto una volta e mi auguro che non lo faccia più se no lo mandiamo via di casa.”
(PREMIUM) Capolavoro suo? “Grande vittoria, difficile vincere in Champions. Soddisfatto per il primo posto, inizialmente nessuno ci dava per favoriti, anzi. Noi ci abbiamo creduto, i ragazzi soprattutto, ci hanno messo grande determinazione sin dalla prima gara contro l’Atletico.”
Eravate troppo preoccupati? “La differenza è stata tra il primo e il secondo tempo: non andavamo mai senza palla, e alla fine fai fatica a creare situazioni pericolose. Nel secondo tempo molto meglio, anche con i calci piazzati. Nel secondo tempo in generale molto meglio, anche se alla fine è venuto un po’ il braccino perché qui a Roma non si è troppo abituati. A me piace più la verticalità che il possesso sterile.”
Rivoluzione? “Il merito è del gruppo. L’importante è entrare nella loro testa, per ora ci sono riuscito ma non mi accontento.”
Ci credeva? “Chi fa questo lavoro non può non credere in ciò che propone. Io sono per atteggiamento e mentalità sempre positivo e propositivo.”
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