L’ora di Karsdorp. Ok, forse non durerà proprio 60 minuti. Ma la sua vita romanista dovrebbe cominciare domani contro il Crotone, dopo due panchine e una convocazione per la Champions League a Londra.
PARTENZA – La Roma svela il nuovo acquisto, pronto al debutto in Serie A a quasi quattro mesi dall’intervento al ginocchio. Doveva essere un’artroscopia di routine per la cosiddetta “pulizia” di un menisco, è diventata un susseguirsi di problemi – compreso un non meglio precisato affaticamento muscolare – che hanno ritardato di circa 80 giorni il ritorno in campo rispetto al bollettino medico diramato a inizio luglio. Tutto passato però, fortunatamente. Karsdorp, che Di Francesco avrebbe voluto portare anche al Sassuolo l’anno scorso, potrebbe addirittura partire dall’inizio ma è più probabile che entri nel secondo tempo, prendendo il posto di Bruno Peres sulla fascia destra.
TEST – L’altro dubbio riguarda Federico Fazio, che ha già dovuto saltare la trasferta di Torino per la botta alla caviglia incassata contro il Chelsea. Ieri si è allenato a parte con Manolas (a proposito: il suo recupero procede più spedito del previsto, corre sul campo) e oggi effettuerà un provino per verificare se ha smaltito il dolore. E’ possibile comunque che Di Francesco lo convochi per poi lasciarlo in panchina e utilizzarlo solo in caso di necessità. Secondo questa interpretazione, contro il Crotone verrebbe confermata la coppia di difensori centrali mancini composta da Juan Jesus e Moreno. In teoria potrebbe riposare anche Kolarov, il protagonista della vittoria di domenica. Non si è mai fermato e ha bisogno di rifiatare. Dipenderà da Karsdorp. Se Di Francesco lo ritiene pronto per giocare dall’inizio, sposterà Bruno Peres dall’altra parte e lascerà fuori Kolarov.
GIOVANI – Un turnover piuttosto vasto è immaginabile anche a centrocampo dove stavolta l’escluso dovrebbe essere Nainggolan. Scontato l’avvicendamento tra registi, con Gonalons invece di De Rossi, e possibile anche la promozione di Gerson, stavolta come mezzala. E non sarebbe nemmeno l’unico ‘97 in campo dal primo minuto: l’altro dovrebbe essere Cengiz Ünder in attacco, nel tridente completato da Dzeko e Perotti. Per Dzeko in realtà vale lo stesso discorso di Kolarov. Meriterebbe una partita di stop. Ma se Defrel, per non parlare di Schick, non darà ancora suffcienti garanzie per giocare titolare, Di Francesco non cambierà il centravanti.