Sono tutti lì da ieri sera, per i Grandi Stati Generali. La base è Boston, presenti i dirigenti della Roma. C’è Pallotta. E poi l’a.d. Gandini, il d.g. Baldissoni e il d.s. Monchi. Con l’aggiunta di Franco Baldini, che il Massachusetts l’ha raggiunto da Londra e che è sempre più il dirigente ombra della Roma. E nei Grandi Stati Generali (ritorno è previsto per martedì) si parlerà di tutto: dal nuovo stadio alla programmazione, dal mercato all’allenatore. E chissà che Di Francesco (che oggi incontrerà Squinzi, il patron neroverde è seccato con lui e con la Roma) non venga ufficializzato proprio lì, come successe a Garcia. Evidentemente i tre giorni passati a Roma da Pallotta non sono stati sufficienti, meglio trasferirsi altrove. Senza Ricky Massara, quasi all’addio.
IL MERCATO – Nel frattempo radio-mercato ieri ha registrato il forte interesse del Liverpool per Mohamed Salah. La Roma aveva già dato mandato tempo fa a Baldini di sondare i club inglesi per capire se ci fosse la possibilità di piazzare Salah. Con il giocatore, tra l’altro, che negli ultimi tempi ha parlato con più di un compagno della possibilità di andare in Premier. Ad accendere gli appetiti dei media inglesi è stato poi Ramy Abbas, l’agente, che martedì ha pubblicato una foto (poi cancellata) sul suo profilo Instagram del biglietto aereo per Londra, iniziando a seguire l’account ufficiale del Liverpool (che Salah l’aveva già cercato nel 2014). La trattativa c’è, Abbas ha già trovato l’accordo con i Reds. Ora toccherà alla Roma decidere se privarsi o meno dell’egiziano. Pagato 20,5 milioni di euro nel 2015, Momo ha ancora due anni di contratto e – considerando l’ammortamento – un valore a bilancio di circa dieci milioni. A Trigoria ne vogliono 30-35, per realizzare un’ottima plusvalenza ed evitare un rinnovo sanguinoso. Salah, infatti, entra nel suo penultimo anno di contratto, il che vuole dire che la Roma non ha altre alternative: o lo rinnova (a costi molto alti) o lo vende. E, al suo posto, a Trigoria stanno ragionando su un nome nuovo, quello di Domenico Berardi, uno dei pallini di Di Francesco (ma costa 40 milioni, anche se al Sassuolo interessano Marchizza e Tumminello). Tra l’altro italiano, il che non guasterebbe per la regola del 4+4. Per il secondo portiere, invece, Monchi sta seguendo da vicino Mirante e Sorrentino.
PARLA RADJA – Intanto, però, ieri Radja Nainggolan è tornato a parlare, ribadendo la sua voglia netta di restare alla Roma. «Mi fa piacere che la gente mi voglia bene, il futuro poi si vedrà più in là – ha detto il jolly belga a Centro Suono Sport – Ma io voglio rimanere, l’ho sempre detto e la scorsa estate l’ho dimostrato rinunciando al Chelsea. Giocando qui da un po’, ho capito cosa significhi indossare la maglia della Roma. Ti affezioni, poi con uno stadio bello come domenica scorsa… Abbiamo fatto il record di punti arrivando dietro la Juventus, che giocherà la finale di Champions. Peccato essere usciti dall’Europa League, meritavamo di passare». Poi Nainggolan ha chiuso così: «Cosa mi aspetto? Io sono sempre qua, ho dato tanto, ho dimostrato, adesso aspetto». Il riferimento, ovviamente, è a quella promessa di adeguamento contrattuale arrivata proprio la scorsa estate e mai realizzatasi. Infine il sogno-scudetto: «Lo volevo vincere quest’anno, vediamo di riuscirci il prossimo…».