Niente è finito fino a che non lo decidiamo noi, urlava John Belushi nel mitico Animal House con l’idea di spingere i compagni di università a reagire allo status quo. Ed è questo lo spirito che Spalletti sta provando a trasmettere alla Roma, impegnata nel duplice obiettivo di rendere difficile la vita alla Juventus e di evitare il tamponamento (o peggio il sorpasso) del Napoli in chiave Champions League.
ASSALTO – La prospettiva di chiudere senza titoli in bacheca un’altra stagione, la sesta dell’era americana, non è di grande conforto. Eppure la nitida vittoria di Bologna, la sesta consecutiva tra campionato e coppe, ha restituito fiducia alla società e alla squadra sulla scorta dei numeri: soltanto nel 2013/14, la prima stagione con Rudi Garcia allenatore, la Roma aveva ottenuto più punti dopo 31 giornate (73); ma Spalletti si è molto avvicinato a quel risultato (71) e nelle ultime sette partite ha la concreta occasione di superare il record del collega, che chiuse a 85 dopo il crollo psicofisico delle ultime tre esibizioni (zero punti contro Catania, Juventus e Genoa). Alla Roma di oggi basterà mantenere la velocità di crociera – 2,29 punti a partita – o anche abbassarla di un po’ per superare la quota fatidica e fissare un nuovo primato societario. A cui si potrebbe/dovrebbe aggiungere quello del numero di vittorie in campionato: finora sono 23, con Garcia nell’anno migliore furono in tutto 26.
RINCORSA – La caccia al record può essere uno stimolo efficace anche per allontanare il pericolo Napoli, che domenica pomeriggio sembrava meno pressante ma dopo il trionfo all’Olimpico con la Lazio si è riproposto in tutta la sua potenzialità minacciosa. La Roma spera che i quattro punti di vantaggio, che sono quasi cinque considerando lo scontro diretto favorevole, siano sufficienti a scongiurare la rimonta, rispetto allo scorso campionato invertita (ora è il Napoli a inseguire per evitare il playoff di Champions). In questo senso, la fine del mese di aprile può essere lo snodo cruciale: la Roma giocherà il derby con la Lazio mentre il Napoli andrà a far visita all’Inter. E’ lì che forse si decide tutto perché nelle prossime due settimane Spalletti conta di fare il pieno (Atalanta in casa e Pescara fuori) e lo stimato collega Sarri pure (Udinese al San Paolo, Sassuolo in trasferta). Nello stesso tempo però, con l’ambizione di chi si aggancia alle ragionevoli speranze, la Roma guarda anche il percorso della Juventus. Che nel sabato prepasquale, dopo l’andata di Champions League contro il Barcellona, viaggerà a Pescara, dove Zeman cercherà per tanti motivi di crearle qualche imbarazzo. E che sempre a fine mese affronterà a Bergamo l’Atalanta, in corsa per l’Europa dopo 26 anni. Anche per gli incastri dello scudetto dopo aprile sapremo quasi tutto nonostante un ultimo grande bivio del campionato: il 7 maggio si giocheranno il derby di Torino, però allo Juventus Stadium, e Milan-Roma a San Siro. In attesa dello scontro diretto dell’Olimpico, in programma nel successivo weekend, la classifica potrebbe essere già molto diversa rispetto a quella che leggiamo adesso.