Tra pochissimo il tecnico Di Francesco, in compagnia di Diego Perotti, presenteranno in conferenza stampa l’amichevole di domani contro il Siviglia.
A che punto è la preparazione della squadra? “Stiamo crescendo tantissimo. La gara di domani sarà importante per testare la condizione. Affronteremo la gara come se fosse di campionato. In questi giorni abbiamo lavorato molto ma questi sono gli unici momenti in cui capiamo la condizione della squadra. Sono comunque molto soddisfatto del lavoro”.
A Perotti: Cosa provi a tornare a Siviglia e in cosa sei diverso rispetto al Perotti che ha lasciato Siviglia? “Ho giocato qui 7 anni ed è un piacere tornare. Ho molti amici qui, questa per me è tra le città più belle del mondo e questo trofeo significa molto per Siviglia. Ero un ragazzo quando sono arrivato qui, ora sono un padre. Sono passati tanti anni, sono più maturo, ho più esperienza, è una seconda casa per me. Qui sono cresciuto. Sarà emozionante tornare in questo stadio, è da tanto che non torno qui”.
In cosa pensa di dover lavorare tanto e in cosa pensa di essere invece a buon punto? “Sotto l’aspetto tattico, i movimenti coordinati, dobbiamo lavorare molto. Siamo cresciuti parecchio ma non mi accontento. Certe situazioni vanno ripetute e queste partite servono anche per vedere le cose buone e meno buone. Sono dell’idea ci sia ancora tanta strada. Sono contento invece della maggiore spigliatezza in fase offensiva. Ovviamente, salendo la qualità dei giocatori e la condizione si riuscirà a fare meglio in fase offensiva, rispetto alle gare precedenti”.
A Perotti: Come ti senti e quali sono i tuoi obiettivi stagionali? “Bene, dal primo giorno abbiamo iniziato a lavorare come vuole il mister, a realizzare i movimenti che il mister vuole che facciamo. Ovviamente ci vuole del tempo, è cambiato l’allenatore e alcuni giocatori però stiamo lavorando bene, abbiamo fatto una preparazione buona, il che è molto importante vista la stagione impegnativa che avremo. Sarà un anno pieno, come molte partite. Il mio obiettivo è di vincere con questo club, sarebbe indimenticabile. Abbiamo la squadra giusta per vincere, la qualità e la capacità. Dobbiamo alzare un trofeo a tutti i costi, anche per la gente che sta sempre al nostro fianco e che è anche esigente con noi”.
Un’opinione sul Siviglia? “Berizzo lo conosco, ha un modo di giocare diverso da quello di Sampaoli ma il Siviglia ha qualità per fare molto bene sia in Spagna e sia in campo internazionale. Ha preso giocatori che conosco molto bene, come Muriel, e ha aggiunto qualità e velocità in avanti”.
A Perotti: Non hai avuto modo di giocare molto con Antonio Puerta. A Roma hai ritrovato Fazio e c’è anche Monchi come ex Siviglia: “Purtroppo non ho avuto modo di conoscerlo personalmente. Quando sono arrivato militavo nella Primavera, mi hanno però parlato talmente tanto e talmente bene che mi sembra quasi di averlo conosciuto, è stata una persona molto amata dalla sua gente. Fazio per me è un fratello, calcisticamente abbiamo fatto la crescita più importante al Siviglia, è molto bello ritrovare anche Monchi a Roma, mi ha portato lui a Siviglia. So i risultati che ha ottenuto a Siviglia e spero possa ottenerli anche a Roma”.
In America le impressioni migliori le hanno dato i giovani. A centrocampo devono migliorare le sinergie tra i suoi giocatori? “Non solo a centrocampo, bisogna migliorare tutti. Deve migliorare innanzitutto la condizione. Migliorando questa, si migliroerà in tutti i reparti. Non esiste per noi un reparto solo, esiste un blocco formato da difensori, centrocampisti, attaccanti e portieri. Se non funziona un reparto, tutti soffrono. A me interesse più di parlare di Roma come collettivo”.
Come giudica le scritte come De Sanctis? “Non conosco la vicenda, per cui non mi esprimo”.
A Perotti: Come ti trovi nel nuovo ruolo del mister? Ti farà portare meno la palla, sarà meglio o peggio?
“Con il nuovo sistema mi trovo bene. Mi si chiede un movimento diverso, che in passato facevo fatica a fare, il movimento tra le linee, a entrare nel campo, non aspettando la palla. Questo mi aiuterà a stare più vicino alla porta, aiutandomi a sfornare più assist e a calciare più in porta, cosa che mi è un pochino mancato e in cui devo migliorare. Avrò anche più opzioni e non dovrò fare la stessa giocata, come accaduto in passato”
A Perotti: Senza Salah avete perso imprevidibilità. Mahrez sarebbe quindi importantissimo?
“Con Salah avevamo un giocatore da 15-16 gol. Aveva un cambio di ritmo molto rapido ma sicuramente Monchi starà lavorando per trovare il sostituto corretto, Mahrez o un altro. Qualcuno in grado di fare come o meglio di Momo arriverà”.
Gli ex Siviglia le hanno parlato di Antonio Puerta? “Ne ho parlato con Monchi. Avevo visto la vicenda in tv e mi aveva toccato molto. Per noi sarà un onore partecipare a questo torneo”.
Com’è lavorare con Monchi? “Dà molta soddisfazione. Da lui posso apprendere molto, c’è un buon feelling ed è la cosa più importante per poter collaborare”.