Non sarà il record della società, ma fare risultato stasera contro il Villarreal avrebbe comunque un significato importante: dopo la sconfitta contro il Porto di agosto i numeri del flop europeo con la proprietà americana al comando erano imbarazzanti. Adesso, complice anche un girone di Europa League non complicatissimo, la Roma sta «mettendo le cose a posto», per dirla alla Spalletti.
OTTOVOLANTE – Sette i risultati utili consecutivi, le sei partite del girone e l’andata contro il Villarreal, ed è stato proprio lo stesso tecnico toscano a dire che la squadra aveva bisogno di risultati importanti, in Europa, per ritrovare fiducia in se stessa. Detto, fatto, anche se il record di partite senza k.o. in Europa non è stato ancora raggiunto. Per due volte, infatti, i giallorossi sono arrivati a 10 gare senza sconfitte: nella Coppa Uefa 1990-91, quando, con Ottavio Bianchi in panchina, arrivarono 8 vittorie e 2 pareggi (dai trentaduesimi di finale alle semifinali) e undici anni dopo, nel 2001-02, quando la formazione di Capello, con lo scudetto sulla maglia, ottenne 3 vittorie e 7 pareggi nei gironi di Champions di prima e seconda fase. Stavolta le vittorie sono 4 e i pareggi 3, di cui uno, l’ultimo contro l’Astra Giurgiu, a qualificazione già ottenuta.
CAMBIO DI MARCIA – Un ruolino che, al netto della forza degli avversari (oltre al Villarreal, Astra, Viktoria Plzen e Austria Vienna non sono proprio tra le prime formazioni d’Europa), evidenzia un cambiamento rispetto al passato. Soprattutto recente: fino alla sconfitta all’Olimpico con il Porto, dai preliminare di Europa League contro lo Slovan Bratislava (2011), la Roma americana aveva giocato 22 gare, vincendone solo 3 (contro Cska Mosca e Leverkusen all’Olimpico e Feyenoord in trasferta), perdendone 10 (con due umiliazioni contro Bayern Monaco e Barcellona, 13 reti subite in 180’) e pareggiandone 9. I gol incassati erano stati 46 (più di 2 a partita), quelli fatti appena 25. In queste sette partite, invece, Dzeko e compagni sono andati in gol 20 volte e hanno subito 7 gol, dimezzando quindi la media.
ALTRI TEST – Per capire se davvero la Roma europea ha cambiato pelle, serviranno altre occasioni e partite più probanti, ma arrivarci con una striscia importante alle spalle era quello che Spalletti chiedeva alla squadra. Per una società ancora alla ricerca di uno sponsor, ma sempre molto attenta al brand e al marketing, fare bella figura in Europa è un dovere ma anche una necessità commerciale. Anche di questo Spalletti è ben consapevole e quando ieri diceva che, se la Roma stasera non dovesse fare risultato, sarebbe molto «deluso, da me stesso e dai calciatori», chiarendo che delusione era proprio il termine esatto, era sincero. «Vogliamo vivere altre serate come quella contro il Villarreal», ha ribadito, segno che la strada per dimenticare i recenti fallimenti europei è ancora lunga. Intanto, almeno altre tre partite, per arrivare a un nuovo record.