(PREMIUM) Roma timida nel primo tempo… “In effetti non abbiamo disputato un bel primo tempo, ha giocato meglio il Torino. Nella ripresa ho alzato Radja Nainggolan che ci ha permesso di avere più verticalità. Io sentivo che i ragazzi sentivano il fatto di non vincere all’Olimpico ed era un partita che ci stavamo complicando da soli.”
Dentro-fuori fondamentale con lo Shakhtar… “Loro sono un’ottima squadra ma il fatto che abbiamo vinto ti fa capire che abbiamo superato questo scoglio. A volte sfruttiamo poco le capacità che abbiamo e siamo un po’ frettolosi. Il pubblico con lo Shakhtar sarà determinante.”
Schick? “Non ha fatto bene nel primo tempo come tutta la squadra. Tende ad aprirsi un po’ troppo ma sono giocatori che vanno aspettati. Ricordiamoci quello che ha fatto Under quando ha avuto la possibilità di giocare. Patrick ha qualità importanti.”
La partita di oggi cosa vi lascia per la Champions? “Secondo me il concetto di squadra deve essere sempre lo stesso. L’equilibrio deve essere alla base ed è quello che non abbiamo avuto nel primo tempo. Con lo Shakhtar lo dovremmo avere perché è una squadra più brasiliana che ucraina. Vi assicuro però che li possiamo mettere in difficoltà.”
Il pressing nel secondo tempo è stata l’arma in più… “Devo dire che ho cambiato e mi sono messo con il 4-2-3-1. Ho messo Radja vicino all’attaccante per avere più ripartente e per mettere in difficoltà la squadra avversaria. Nel primo tempo questo non è entrato nella testa dei miei ragazzi purtroppo.”
Con Alisson sembra partiate con un bonus… “Nella prima parte non ha subito un tiro, ora mi è stato chiesto di valorizzarlo quindi lo faccio parare (ride)”
(SKY) I primi 45 minuti? “Loro sono stati bravi nel darci le pressioni giuste, noi abbiamo fatto tutto per metterci in difficoltà da soli. Nessuno allungava. Poi nel secondo tempo ho messo Nainggolan dietro le punte, abbiamo avuto risposte importanti. Da cancellare il primo tempo, ottimo il secondo per quello che la squadra ha cercato.”
Schick… “Per diventare grandi bisogna passare per il collettivo, anche lui ha fatto meglio nella ripresa. Lui da prima punta tende ad aprirsi e giocare poco dentro, questo gli permette di attaccare meno la porta. Con un uomo vicino ha fatto molto meglio.”
Come arrivate allo Shakhtar? “Vincere aiuta a vincere. Martedì bisogna giocare in 12, il pubblico sarà determinante, mi auguro che siano numerosi. Saremo noi a trascinarli con la prestazione.”
Stasera grande emozione…“Grande emozione, contento del gol di Daniele. Per lui è una giornata difficile, gli ho chiesto cosa voleva fare, ha detto che voleva giocare. Meritava questo gol per ricordare Davide al meglio.”
(ROMA TV) Svolta negli spogliatoi? “Sicuramente sì, spesso quando una squadra è piatta nel muoversi insieme c’è qualcosa da cambiare. Ho avvicinato un uomo e Schick e gli ho facilitato il lavoro, anche per le pressioni sulla squadra avversaria.”
Quella di De Rossi è una microstoria nella partita? “Sicuramente sì, è il primo a cui ho chiesto se volesse giocare, poi abbiamo avuto la risposta sul campo.”
Lo spostamento di Nainggolan può essere un’idea per martedì? “Se mi chiami te lo dico, ma ora non posso (ride, ndr). L’avevo detto, il 4231 deve essere un valore aggiunto e oggi c’è stata la dimostrazione. C’è la capacità di saper cambiare, potremo fare valutazioni in corso. Magari in Ucraina avrei potuto fare il contrario, per correggere alcune cose.”
Inversione delle mezzali? “A Napoli succedeva perché mettendo il centrocampista col piede opposto toglieva più giocate dentro, e col piede interno poteva ripartire. In questo caso avevo detto di rimanere così, senza spostare equilibri. Poi ho cambiato per creare meglio le catene, Strootman tendeva a venire incontro e allungare la squadra, per questo ho fatto questa valutazione.”
Come appare la squadra? “Per me si può ancora far tanto, l’importante è non guardarsi dietro. Quello che abbiamo fatto nel passato deve essere un insegnamento, e ne abbiamo avuti. Sarebbe bello andare avanti, ci crediamo. Non sarà facile, ma con l’aiuto dell’ambiente e del pubblico sono convinto che faremo una grande gara.”
Il fisico? “Se devo valutare in primi 45 minuti malissimo, ma era un aspetto mentale. La mia squadra è particolare in questo, ho imparato a conoscerla. Conosco le caratteristiche individuali dei calciatori.”