(PREMIUM SPORT) “Non ho pensato che due anni fa ho segnato al Barcellona, pensavo solo a battere il Verona. Era importante vincere perché siamo la Roma e dobbiamo vincere tante partite e lasciare fuori quello che accade fuori, dobbiamo essere dentro al campo lasciando fuori polemiche o parole buone dette per noi”.
La mia duttilità? “Dove gioco non ho problema, cercherò di meritarmi il mio spazio. Volevo far credere che in realtà mi sono riposato 11 mesi, oggi ho corso tanto e sono contento che si sia visto. Passa tutto da come si affronta l’infortunio, non è stato un periodo facile, è stata una brutta botta il secondo infortunio ma mi ha insegnato tanto, colgo l’occasione per fare un in bocca al lupo ad Andrea Conti”.
(SKY SPORT) Hai corso come Ambrosini, difeso come Adani e creato come Del Piero… “Credo sia anche troppo. Tre cose su tre campioni del calcio italiano e sono felice di questo paragone ma sto con i piedi per terra.”
Il 16 settembre è il tuo giorno…“Me l’hanno detto ieri, è il vostro lavoro e lo avete fatto alla grande. Speriamo che il 16 arriva spesso.”
Cosa vorresti festeggiare il 16 settembre del 2018? “La nascita di un’altra figlia magari, vediamo”
Senti che l’infortunio possa essere usato come un’esperienza per il futuro? “L’ho usato per me questo infortunio nella mia testa per rendermi ancora più uomo di quello che ero. Mi ha reso consapevole che serve il lavoro per andare avanti, la mia vita si è sempre basata sul lavoro ma ora ancora di più. Va tutto in prevenzione del ginocchio e in prevenzione di giocare il massimo di partite quando il mister lo ritiene opportuno. Da fuori vedi tante cose e ti mancano tante cose e penso che se non avessi avuto gli affetti, mia moglie e mia figlia, non sarei riuscito a fare tutto questo. Non vedo l’ora di tornare a casa ad abbracciarli.”
In undici mesi, chi ti è stato vicino nel mondo del calcio?
“Oltre alle persone che ho citato prima, nell’ambienta calcistico Dnaiele (De Rossi, ndr) è quello che mi ha aiutato di più.”
A che punto siete nell’assimilazione delle idee dell’allenatore? “Il mister sta adattando il suo gioco alle nostre caratteristiche. Lo sta facendo dal 4 luglio, quando siamo partiti per Pinzolo. Piano piano anche oggi si sono cose viste che voleva lui. Dobbiamo andare tutti verso la stessa via ed è quello che passa per le cose che ci fa provare il mister.”
Vuoi mandare un saluto a Conti? “Assolutamente sì. Gli mando un grande abbraccio, ha scritto cose che mi piacciono. Questo è solo un ostacolo nella lunga carriera che avrà da calciatore.”
In questa fase in cui sei stato fuori, è evoluta la tua conoscenza calcistica? “Alle volte sì, i primi momenti no, guardavo solo la partita della Roma allo stadio e poi c’era il buio. Mi dava fastidio, era difficile. Vedevo solo la Roma perché lamia fede appartiene a questa maglia, volevo venire allo stadio a dare il mio contributo. Altre partite è stato difficile vederle.”
(ROMA TV) Migliore in campo, te lo aspettavi?
“Non ci ho pensato, volevo solo fare il meglio possibile. Sono contento, devo recuperare per essere a disposizione con Benevento”
Quanto ti senti più leggero? “In realtà sono un po’ stanco, ma è stato bello tornare con una vittoria. Era ciò che ci serviva.”
Hai giocato 90′ al massimo, come hai fatto? “C’era tanta voglia, in questi mesi non mi sono mai fermato. Ho messo 11 mesi di voglia in campo e ho cercato di fare il mio meglio per quelle che sono le mie qualità”
Cosa ti hanno insegnato questi mesi? “Questo infortunio l’ho preso dalla parte giusta, ma ti cambiano tanto. Doveva succedere, ho pensato solo a lavorare, mi ha fatto crescere dal punto di vista del carattere mi ha aiutato a diventare uomo. Ho capito ancor di più l’importanza del lavoro.”
Sei ancora convinto che questa Roma è più forte di quella dello scorso anno? “Abbiamo un gruppo forte per dare fastidio a tutti, ma se ci adagiamo sugli allori non abbiamo capito nulla. Adesso ci sono Benevento e Udinese dobbiamo fare sei punti. Dobbiamo portare a casa due vittorie.”
In Champions? “Per me è tutto aperto, è passato come un tragedia un pareggio com l’Atletico ma per me non è stato un brutto risultato. Adesso pensiamo al campionato, poi al Quarabag.”
Continuerai a proporti terzino? “Non mi propongo da nessuna parte io ho dato al mister la ia disponibilità. Gioco dove vuole lui.”
(ZONA MISTA) E’ il ritorno in campo che sognavi? “Sinceramente volevo solo tornare in campo, il resto lo fa e lo dice la mia prestazione. Penso di aver fatto una buona partita, ma non mi faccio complimenti da solo, non sono il tipo, preferisco che lo facciate voi.”
L’obiettivo della Roma ad oggi? “Non dobbiamo porci obiettivi, bisogna ragionare partita per partita, mettere in campo la migliore Roma e sfruttare al meglio il nostro gruppo. Non lo so, dico la sincera verità. Vediamo come andranno questi giorni ma non penso ci saranno problemi.”
Una Roma che può rimettere in discussione gerarchie? “Le gerarchie della squadra si, quelle del campionato non saprei, vedremo più in là.”
Il tuo contratto scade nel 2019, avete già affrontato il discorso rinnovo? “Sono stato infortunato 11 volte e mi chiedi del contratto? Ma veramente?”