Quali sono le aspettative e le prospettive alla luce di questa vittoria?
“Le prospettive le valuto in base alle prestazioni che si fanno. Anche questa sera ci siamo detti che bisogna sudarsela sempre la partita. Se si sbaglia qualcosa e si concedono due palloni si possono prendere 2 gol. Si è visto quello che succede: fare punti diventa possibile, guardate in Champions. Il confronto europeo è molto duro: ti costringe a fare la prestazione per vincere. Il fatto che stasera la squadra abbia disputato una buona gara è un merito che le va dato. Hanno fatto bene, poi vedremo. Bisogna solo giocare bene”.
Può essere un problema alla lunga il fatto che i centrocampisti non si abbassino a difendere? “Stasera hanno fatto bene: il sottopalla, si chiama così, a volte lo puoi praticare, a volte no. Oggi gli avversari verticalizzavano subito e ci vuole tempo per abbassarsi sulla linea di difesa. Se le squadre vengono e verticalizzano è difficile abbassarsi perché giocano dritto per dritto e non ti fanno rientrare. Siamo stati in un paio di volte posizionati male. Siamo sempre attratti dalla palla. Se gli altri poi si muovono bene si va in difficoltà. Il sottopalla l’abbiamo fatto bene: Nainggolan è rientrato bene. Salah fa la sua fase difensiva, con le sue caratteristiche e mentalità”.
Gli errori di Salah. Si può insegnare la cattiveria? “Il fatto che abbia fatto tutti quei gol è segno che ci sono tante qualità diverse. Sì, la cattiveria si prova ad allenarla, ma quando un giocatore non ce l’ha nel DNA rimarcarglielo ogni volta gli aumenta anche la tensione. Nell’ultima occasione, se Salah ci mette il piede va sempre dentro; ha fatto tanti gol ma ha bisogno di tranquillità, la palla quando prende il palo può andare dentro o fuori’.