Otto vessilli a guidare verso un porto lontano, eppure familiare. Otto splendidi bandieroni nella parte bassa della Sud, mezzi gialli e mezzi rossi con la coccarda in mezzo accolgono la Roma all’ingresso in campo. Poco più su, al centro della Curva uno striscione, tanto per ribadire il concetto: «Non snobbatela… Noi ci teniamo», ancora accompagnato dal target tricolore. Il messaggio era già arrivato forte e chiaro alla vigilia della gara contro l’Entella, quando il settore più caldo del tifo romanista aveva già assicurato il tutto esaurito in fase di prevendita.
Noncurante del freddo, della possibile pioggia (poi venuta giù a inizio partita), dell’infausta combinazione di giorno e orario e del nome dell’avversario, non certo fra i più appetitosi al tavolo delle squadre rimaste in gioco. Tutte variabili che possono fare la differenza per gli altri, non certo per chi sceglie costantemente di stare al fianco della Roma. Alla fine gli spettatori saranno circa 21mila, non pochi di questi tempi e con tutte le difficoltà del caso. Anche i Distinti sono per larghi tratti pieni e i presenti in Tevere si annidano nella parte centrale, dove durante il match viene innalzato uno striscione per De Rossi, ancora fuori per i lunghi postumi dell’infortunio al ginocchio: «Forza Capitano, la tua gente ti aspetta». (…)
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