Antonio Rüdiger è a un passo dal Chelsea. In serata, dopo una trattativa lampo, la Roma ha trovato l’accordo con il club inglese. Mancano le firme, anche del giocatore, ma l’affare è in dirittura di arrivo. Al club giallorosso andranno 33 milioni più 5 di bonus e potrà così impostare il mercato in entrata. La notizia ha colto di sorpresa tutti perché Monchi il 14 giugno scorso aveva assicurato che «ci sono zero possibilità che Rüdiger vada via».
LA SVOLTA – La Roma, spiazzata da Manolas che ha ripudiato lo Zenit nel giorno delle visite mediche, è stata obbligata a cambiare strategia e dunque a considerare la ricca proposta del Chelsea. Quella di cui si è discusso ieri è una cifra leggermente inferiore a quella che avrebbe fruttato la cessione di Manolas ma è comunque più alta rispetto all’offerta scritta che la Roma rifiutò un anno fa, sempre dal Chelsea, prima che Rüdiger si rompesse il ginocchio con la nazionale tedesca: all’epoca Conte promise un bonifico da 28 milioni che Sabatini cortesemente rifiutò, forse intuendo i margini crescita del giocatore.
NECESSITA’ – Adesso la possibilità di un addio, sempre in direzione Londra, è diventata una certezza. In un primo momento è nata l’ipotesi che la fuga di notizie di ieri sull’offerta per Rüdiger dovesse servire a mettere pressione a Manolas, “minacciando” una conferma alla Roma senza rinnovo del contratto, ma poi, col passare delle ore, dal Chelsea sono arrivate conferme autorevoli sulla trattativa per Rüdiger, che è stato preferito al belga Engels, bloccato da due giorni dopo l’accordo con il Bruges (sulla base di 30 milioni). La Roma aveva bisogno di soldi per completare il mercato in entrata perciò, saltata la trattativa Manolas-Zenit, è stata costretta a considerare un piano B, cioè quello Rüdiger-Chelsea.
SORPRESA -La notizia della trattativa per Rüdiger ha colto in contropiede i tifosi, che speravano di non perdere uno dei giocatori più apprezzati, non dimenticando le promesse di Monchi. Se la Roma non è un supermarket, come hanno puntualizzato più volte i dirigenti, può essere al massimo un atelier di lusso, dove tutto costa caro.
RETROSCENA – Perché Monchi era stato tanto spavaldo da assicurare che Rüdiger non sarebbe andato via? Perché pensava davvero (e forse lo pensa ancora) di poter salvare Rüdiger dai tentacoli del mercato. La Roma sapeva che Rüdiger aveva un accordo con l’Inter. E Monchi non aveva alcuna intenzione di rinforzare una potenziale concorrente per un posto Champions. Inoltre a Trigoria era già arrivata la proposta dello Zenit per Manolas che garantiva un bel gruzzolo da reinvestire, dopo che proprio Manolas aveva comunicato ai dirigenti di aver raggiunto un’intesa economica con i russi.
INDEBOLIMENTO – Rimane tuttavia l’annuncio solenne che adesso farà inevitabilmente discutere. Rüdiger è stato informato delle novità mentre si trovava – guarda tu il caso – in Russia, dove la Germania deve ancora giocare la finale della Confederations Cup. Il fratellastro Sahr Senesie, che in tempi recenti ha dichiarato di essere l’unico procuratore di Rüdiger, è già segnalato a Londra per incontrare i dirigenti del Chelsea e trattare un contratto di 5 anni. Le prossime ore serviranno a definire i dettagli, anche se la Roma ormai non ha fretta perché il 30 giugno, e quindi le scadenze del bilancio, è passato. Tutto ciò che accadrà da oggi in poi, compresa la cessione di Paredes già definita allo Zenit, sarà contabilizzato sul prossimo esercizio.