Un anno fa, al termine del periodo di prelazione, la Roma aveva circa 14mila abbonati. Quest’anno il dato è simile, «in linea», filtra da Trigoria. Insomma, l’effetto «addio di Totti» non c’è stato, visto che la percentuale di conferma è nell’ordine del 75% contro i circa 55% del 2016, anche perché la rimozione delle barriere ha frenato l’emorragia in Curva Sud. Tutto questo, poi, considerando che oggi comincia la vendita libera. Niente numeri record in vista, ma l’obiettivo è di ritornare ai 24.000 abbonati – come due stagioni fa – e al «sold out» della curva Sud, garantendo così pieno sostegno alla squadra.
CHAMPIONS – Da giovedì scorso poi, oltre all’abbonamento per il campionato è possibile sottoscrivere anche quello per le tre partite del girone di Champions League. Gli abbonati potranno confermare il proprio posto fino al 25 luglio e sono state replicate anche le tariffe agevolate proposte con gli abbonamenti di Serie A, compresa la tessera Junior Club. Dopo ci sarà la fase di vendita libera, che partirà il 26 luglio e terminerà il 23 agosto, il giorno prima del sorteggio per la fase a gironi. Da quel giorno in poi non sarà più possibile sottoscrivere i mini-abbonamenti che, insieme a quelli del campionato, daranno la possibilità di acquistare in prelazione i tagliandi per le trasferte europee, sempre molto ambiti.
I PREZZI – In periodo estivo, con le vacanze alle porte, sottoscrivere due abbonamenti per i tifosi è una spesa, e allora la Roma ha cercato di andare incontro ai propri sostenitori: per quanto riguarda la Champions, le curve costeranno 75 euro in prelazione e 90 in vendita libera, poi a salire fino agli oltre 200 della Monte Mario Top. Per quanto riguarda il campionato, si va dai 269 della curva ai 1200 della parte più esclusiva della Monte Mario. I prezzi delle Tribune sono stati abbassati rispetto al passato e questo ha fatto felici molte famiglie, meno è piaciuta meno la decisione di eliminare la tariffa ridotta per le donne in Curva Sud. Effetti collaterali del futuro che incombe.