Dieci gol e sette assist in campionato (più due gol in Europa League), a due mesi dalla fine della stagione, dovrebbero essere un bottino al di sopra di ogni sospetto per una «seconda punta». E invece il rendimento di Mohamed Salah – che ha saltato un mese per la Coppa d’Africa tra gennaio e febbraio – ha diviso in due addetti ai lavori e tifoseria: c’è chi lo considera comunque un top player, almeno per gli standard della serie A, e chi si aspettava di più alla sua seconda stagione in giallorosso. Il derby di stasera, così, è una grande occasione per l egiziano. L’intesa con Dzeko è buona e, soprattutto dopo il ritorno dalla Coppa d’Africa, Salah ha sfornato con continuità assist per il bosniaco. L’ultimo, di testa, non esattamente la specialità di Momo, proprio nell’ultima gara all’Olimpico, contro l’Empoli. Tra i rilievi fatti a Spalletti dopo la sconfitta nella semifinale di andata (0-2) c’è stato anche quello dell’utilizzo di Salah – e non, ad esempio, di Perotti – contro una Lazio che ha giocato con 3-5-1-1 molto difensivo, senza lasciare mai gli spazi nei quali l’egiziano può sprigionare la sua dote migliore: la velocità palla al piede. La risposta dell’allenatore è stata secca: Salah va benissimo anche contro le difese chiuse.
Si può discutere, semmai, sulla «mania» di farlo giocare sempre partendo dalla fascia destra, sul piede «debole», per facilitare il rientro verso il centro dell’area e il tiro con il sinistro. Una mossa che gli avversari, ormai, prevedono e limitano. La storia dell’egiziano con il derby è agrodolce. Ha debuttato l’8 novembre 2015, nella vittoria per 2-0, ma ha lasciato il campo al 57′ dopo un’entrata-killer di Lulic. Ha giocato 80′ nel 4-1 che, il 3 aprile 2016, è costato la panchina a Pioli. Ha saltato la vittoria 2-0 nel derby di andata di questo campionato perché, quattro giorni prima della sfida, è stato «azzoppato» in allenamento da Vermaelen. Ha perso il suo primo derby il 1 marzo, venendo sostituito dopo 68′ non memorabili, nell’andata della semifinale di Coppa Italia. Contro la Lazio, in 3 presenze, non è ancora riuscito a segnare un gol. Rompere il ghiaccio stasera potrebbe cambiare la stagione romanista e farlo entrare ancora di più nel cuore dei tifosi. Come parecchi compagni, Momo ha visto la curva Sud piena in una sola occasione: il 2-1 sulla Juve il 30 agosto 2015, con gol di Pjanic e Dzeko. Come ha detto Spalletti, questa sera potrebbero essere in tanti a guardare verso la curva quando il pallone sarà fuori dal campo. Dopo un gol sarebbe l’immagine perfetta.