Quando dall’urna di Nyon uscì il nome dello Shakhtar Donetsk, il viso sorridente Francesco Totti reso subito l’idea di quanto la dirigenza giallorossa considerasse positivo il risultato del sorteggio per gli ottavi di finale di Champions League. Evitati i rischi che portavano i nomi altisonanti di Bayer di Monaco e Real Madrid, per la squadra allenata da Di Francesco la sfida contro la squadra degli “Hirnyky” (minatori, in lingua ucraina) è sulla carta sicuramente più abbordabile. Qualificatisi inaspettatamente come seconda del gruppo F alle spalle del City, gli ucraini di Donetsk hanno eliminato clamorosamente il Napoli nella fase a gironi, squadra che attualmente è capolista nel nostro campionato dimostrando di non essere sicuramente una formazione “cuscinetto”. Altro punto caldo di questa sfida è sicuramente il fatto che lo Shakhtar è una vecchia conoscenza della squadra capitolina, legata a ricordi passati non propriamente positivi. Quattro i precedenti tra queste due squadre: la prima sfida datata 12 settembre 2006 finì con un netto 4-0 per la Roma, risultato positivo che però non riuscì a ribadire nelle s de successive, dove i giallorossi hanno sempre perso e in cui spiccano per gravità le due disfatte rimediate nel 2011, sempre negli ottavi di finale di Champions, con un doppio risultato (2-3 all’Olimpico e 3-0 in Ucraina) in cui ebbe un peso anche il cambio d’allenatore avvenuto nel mentre, con le dimissioni di Claudio Ranieri e l’avvicendamento con Vincenzo Montella.
Per la Roma questi ottavi di finale contro lo Shakhtar sono una ghiotta occasione per vendicarsi di quella eliminazione, e di questo ne è cosciente l’allenatore degli ucraini Paulo Fonseca, che cerca però di raffreddare gli animi dei suoi giocatori durante la conferenza pre-partita in vista dell’incontro di oggi contro il Chernomorets Odessa, valido per il campionato ucraino: «A essere onesto – ha infatti affermato il tecnico portoghese – stiamo ancora provando a non pensare alla Champions League. Vi ricordo che il nostro obiettivo principale resta il campionato ucraino. Andiamo avanti passo dopo passo. Ora pensiamo alla gara contro il Chernomorets Odessa, dopo quella inizieremo ad analizzare la Roma e a preparare la partita europea» ha cosi concluso l’allenatore, cercando di far intendere ai giornalisti il fatto che consideri, almeno a parole, la gara di secondaria importanza. Di tono diverso sono invece le parole spese dal difensore brasiliano Domilson Cordeiro dos Santos “Dodò”, rilasciate in merito a questa sfida: «Sarà un bell’allenamento (la partita contro il Chernomorets Odessa), per così dire, in vista della Roma. In ogni caso – ha aggiunto il terzino dello Shakhtar – dobbiamo mostrarci pronti per la gara di Champions, per noi sono due partite assolutamente cruciali e ci faremo trovare pronti».
La squadra arancionera ritornerà in campo dopo una lunga sosta, dovuta alla rigidità dell’inverno ucraino, e questo potrebbe essere un fattore vantaggioso per i giallorossi, che si ritroveranno ad affrrontare una formazione che potrebbe non avere nelle gambe il proverbiale ritmo partita. A meno di clamorosi infortuni dell’ultimo momento, lo Shakhtar Donetsk scenderà in campo contro i giallorossi con il modulo 4-2-3-1, puntando in avanti sulle notevoli capacità tecniche dei trequartisti Marlos, Taison e Bernard che avranno il compito di supportare l’unica punta di ruolo, quel Facundo Ferreyra, soprannominato El Chucky, giustiziere del Napoli nella fase a gironi, ma che si dovrà confrontare con la diga composta da Alisson, Manolas e Fazio. Un confronto che si prospetta di assoluto livello.