Mario Rui: c’è ancora un po’ di tempo. Vermaelen: dobbiamo attendere per fare una scaletta, Peres-Perotti: siamo fiduciosi per Empoli. Seck: ci vuole una settimana. Rudiger è con noi.
Tirare in ballo la libertà di stampa in funzione a quello che è successo c’entra meno della galline e i piccioni con la domanda. Quando abbiamo preso El Shaarawy ho visto titoli come: “a che serve il faraone?” oppure “ciao Dzeko” quando il bosniaco non segnava; ancora: “Totti purga Spalletti” e altre ancora. C’è un’interpretazione personale dei fatti. Guai a chi tocca la libertà di stampa.
Il Milan, vincendo, sarebbe primo in classifica. Campionato più equilibrato? “E’ presto, però ora fa vedere che c’è equilibrio e questo non può che far bene. Se non avesse avuto questi punti il Milan non avrebbe avuto lo stadio pieno, e anche i nostri tifosi sarebbero d’aiuto a proposito”.
Il Sassuolo? Quali pericoli riserva l’incontro? “E’ allenata bene, è una società forte che mira in alto. I giocatori da far crescere li prende da lontano per farli migliorare, cosa che non possono fare tutti. Ha tanti giocatori bravi dentro la rosa e Di Francesco si fida di tutti, perciò qualsiasi formazione metterà in campo sarà temibile”.
Un aneddoto su Di Francesco ai tempi in cui era team manager alla Roma. “Era già allenatore. Uomo di campo, si parlava dentro il gruppo come se fosse uno dello staff. Lui ha personalità, tocca i tasti giusti, ha la possibilità di far male a chi gli dà contro”.
Avrebbe allenato qualcuno dei giocatori del Sassuolo cresciuti nel vivaio giallorosso? “Sì, ce ne sono di interessanti, però bisogna valutare la richiesta dei giocatori circa la volontà di fare molta panchina o di andare a fare un campionato da un’altra parte. Iago Falque: ragazzo splendido, sta facendo benissimo, ha passato dei pomeriggi ad allenarsi da solo per mettermi in difficoltà; c’è quello che ha mercato e allora prendi due soldini, e quello che non ce l’ha e allora i soldini non li prendi. Nel dubbio tra tenere quello che ha valore e quello che ha un mercato più difficile la scelta è logica. Ljajic: se non lo fai giocare con continuità non rende al massimo del suo valore e allora la scelta è logica. Ricci: andando fuori dimostra che ha qualità e quando torna è un valore. Certo, ogni tanto si sbaglia, non lo nego”.
Come sta Jesus? Strootman è pronto? “Jesus è nelle condizioni di stare dentro. Strootman gioca dall’inizio”.
Gerson e Iturbe possono partire a gennaio? “Sono valutazioni che si fanno per tutti i giocatori. Cosa cuoi che ti dica? Di sì? Poi devo utilizzarli”.
Rinnova con la Roma? “La penna ce l’hanno i miei giocatori. Noi abbiamo la necessità di vincere. Roma è forte, bella e ha bisogno di vincere, e vincere non è solo portare a casa un titolo ma mandare un messaggio preciso. Abbiamo l’imposizione di sopportare il peso di stare qui”.
E’ più sorpreso dalla partenza positiva del Milan o da quella negativa dell’Inter? “Montella ha fatto bene, l’ambiente Inter non lo conosco e non so la crisi di De Boer da cosa dipenda; l’Inter ha cambiato diversi allenatori e ha necessità di tempo”.
Fra quanto Rudiger titolare? “E un leoncino dentro la gabbia, muscolarmente c’è e non vede l’ora di tornare in campo, purtroppo non ha ancora i novanta minuti nelle gambe ma ci siamo vicini”.
Fino adesso solo un titolare dei potenziali di inizio stagione. Con il rientro degli altri difensori, quanto può migliorare la Roma? “Tanti margini di miglioramento, non perché quelli che mancano son meglio, ma perché innanzitutto crei concorrenza: si alza il livello dell’allenamento”.