Una traversa, un palo, un rigore parato, altri tre interventi decisivi di Milinkovic Savic, fratello del laziale Sergej. La Roma del turn over entra ed esce dalla Coppa Italia. All’esordio nella manifestazione che non vince da dieci anni la squadra di Di Francesco è stata eliminata dal Torino, dopo aver fatto la partita, creato tante occasioni, fino a sfiorare la rimonta nel finale. Se Dzeko non avesse fallito il tiro dagli undici metri sarebbe finita in un altro modo. La Roma ha visto così sfumare la possibilità di approdare ai quarti del 3 gennaio. Gli errori in difesa sono stati fatali, l’ampia turnazione questa volta non ha pagato e la squadra giallorossa ha regalato un tempo all’avversario.
DIECI CAMBI – Con il pensiero alla sfida di sabato contro la Juve, Di Francesco ha raddoppiato il turn over, passando dai tradizionali cinque ai dieci cambi rispetto alla partita precedente: in campo dal primo minuto dell’undici iniziale di sabato scorso contro il Cagliari è rimasto solo Schick, passando però a fare il centravanti al posto di Dzeko. Il giovane ceco ha avuto un’altra opportunità, ha realizzato il primo gol in giallorosso, ma deve inserirsi meglio negli schemi della squadra. La Roma ha provato a fare la partita, guidata da Strootman, unico titolare del centrocampo. La manovra è stata più sciolta rispetto alla partita con il Cagliari, anche se Emerson Palmieri, al debutto stagionale dal primo minuto, attualmente non vale Kolarov e la catena di sinistra con El Shaarawy non ha creato grossi pericoli. Dall’altra parte Under ha confermato di avere qualità, ma di essere ancora molto inesperto. Anche Mihajlovic ha rinunciato a diversi titolari e ha fatto sette cambi rispetto all’ultima partita di campionato, ma a centrocampo ai granata non è mancata la qualità nel palleggio, che ha permesso di creare diverse occasioni da gol. La prima al 24′ con De Silvestri, che di testa su punizione ha impegnato Skorupski. Al 31′ un gran tiro di El Shaarawy da fuori ha colpito la traversa e sbattuto sulla linea di porta, Under ha avuto un paio di occasioni che avrebbe potuto sfruttare meglio, ma al 39′ il Torino è passato in vantaggio, ancora sugli sviluppi di un’altra palla inattiva. Il colpo di testa di Belotti, lasciato inspiegabilmente solo dentro l’area, è stato parato da Skorupski, ma sulla ribattuta De Silvestri è stato il più rapido di tutti a ribattere a rete. Il centravanti granata, che sta recuperando la migliore condizione dopo un lungo stop, ha evidenziato i limiti della coppia centrale formata da Juan Jesus e Moreno. Il centravanti della Nazionale ha fatto quello che ha voluto e l’impostazione del gioco partendo dal basso è stata lacunosa.
RISVEGLIO – All’inizio della ripresa El Shaarawy ha avuto un’altra grande occasione, ma Milinkovic-Savic si è salvato ancora una buona dose di fortuna. Al 14′ il Torino ha avuto la possibilità di raddoppiare e chiudere la partita, ma sul contropiede di Acquah, Edera ha sbagliato clamorosamente. Con l’ingresso di Perotti la Roma ha alzato il baricentro ed è stata più pericolosa. Il Torino si è salvato ancora, quando non ci è arrivato il portiere, il colpo di testa di Schick ha colpito il palo. La difesa con i tanti cambi non è stata quella che in campionato è la meno battuta e al 28′ è arrivato il raddoppio del Toro, con il gol di Edera, sul quale le responsabilità vanno divise tra Juan Jesus ed Emerson Palmieri. Di Francesco ha tentato il tutto per tutto per evitare l’eliminazione e ha inserito anche Dzeko, passando nell’ultimo quarto d’ora al 4-2-4. Milinkovic-Savic ha continuato a fare miracoli, parando anche il rigore del centravanti bosniaco. A cinque minuti dalla fine si è sbloccato Schick, che su assist di El Shaarawy ha riaperto la partita. L’ex sampdoriano ha avuto anche l’ultima occasione nel recupero. La Roma si è svegliata troppo tardi.