Quando si è felici, è bene notarlo. Patrik Schick si è scoperto spensierato e sorridente l’altra sera a cena con i compagni, dopo tante cene di sushi take away consumate all’Eur, perché ha capito di essere arrivato alla prima svolta della sua vita romana. Al resto provvederà il campo che presto riabbraccerà finalmente il grande protagonista del mercato estivo italiano: Patrik Schick spera di tornare tra i convocati per il personale “derby” di domenica prossima contro il Genoa, una volta completato il percorso di riabilitazione psicofisica. Gli basterà, si fa per dire, convincere l’allenatore di essere al cento per cento.
MIGLIORAMENTI – Dopo tanti rinvii, sembra arrivato il momento giusto anche se la settimana di Champions gli impedirà di lavorare con la giusta intensità con la squadra. Alla vigilia del derby Di Francesco sottolineava la necessità di ricevere da lui, da Schick, il via libera per forzare i carichi di lavoro. Sperava di riaverlo già contro la Lazio ma non ha ottenuto le garanzie motivazionali che cercava per sottoporlo agli allenamenti più duri, quelli propedeutici allo sforzo agonistico. Ma il giorno bello si avvicina. Schick non potrà giocare domani a Madrid, perché sarebbe una follia, sapendo di prepararsi all’idea di andare in panchina domenica a Marassi. «Da quando starà bene – ha detto Di Francesco – basteranno tre o quattro giorni per averlo disponibile».
FIDUCIA – Il giocatore era apparso abbastanza demotivato nelle ultime settimane, a causa dei continui problemi muscolari che ne ritardavano l’inserimento nella Roma. Ma adesso, stimolato dall’allenatore, ha ripreso fiducia e ottimismo per il futuro. Schick ha pagato anche lo stress delle aspettative, dovute al suo ruolo di acquisto più caro della storia della Roma, componente forse sottovalutata nella sua tabella di recupero. Per fortuna il peggio è passato.
IL PIANO – Toccherà a Di Francesco stabilire il momento giusto per rimetterlo in campo. Ieri, per esempio, Schick si è allenato ancora a parte e nel breve periodo non potrà rappresentare un’alternativa valida per i titolari: utilizzato sempre tra i titolari, il numero 9 dovrà fare gli straordinari. Con il calendario compresso, l’ultimo arrivato potrebbe debuttare dall’inizio nell’ultima partita del girone di Champions contro il Qarabag (se non sarà decisiva) o addirittura il 20 dicembre in Coppa Italia contro la vincente di Torino-Carpi: meglio aspettare un po’ di più ma essere sicuri.