In dodici mesi il mondo di Patrik Schick si è capovolto. La scorsa estate era stato l’uomo mercato: preso e poi lasciato andare dalla Juventus per un problema al cuore, sarebbe poi finito all’Inter se non ci fosse stato il blitz del d.s. Monchi, riuscito a portarlo alla Roma per la cifra record di 42 milioni di euro.
Soldi che hanno generato nei suoi confronti moltissime aspettative, che non sono state nemmeno lontanamente soddisfatte in una stagione con tantissimi bassi (e quattro infortuni muscolari) e pochi alti, soprattutto nella parte finale in cui è sembrato più integrato nel gioco della squadra ed in cui ha realizzato due (contro Chievo e Spal) dei tre gol (ha segnato anche in Coppa Italia contro il Torino) in maglia giallorossa.
Difficile da collocare tatticamente nel 4-3-3, Di Francesco ha però spesso ripetuto che con la testa giusta e una condizione fisica corretta si può fare tutto. Un messaggio recepito dal talento ceco, che in un’estate in cui il suo nome è sparito dalle cronache, si è messo a lavorare a testa bassa per preparare la stagione del riscatto. Vacanze brevi e lavoro specifico con un preparatore personale per presentarsi in buone condizioni al raduno, venerdì prossimo a Trigoria. (…)
Capitolo Florenzi: la Roma gli ha offerto il rinnovo a 3 milioni di euro a stagione più bonus, lui ha preso tempo perché Inter e Juventus gliene possono garantire 4: entro il raduno nuovo incontro, decisivo.