La giustizia inglese ha condannato a due anni e mezzo di carcere Daniele Sciusco, il tifoso della Roma arrestato lo scorso 24 aprile per aver partecipato agli scontri avvenuti ad Anfield a poche ore dalla semifinale d’andata di Champions League tra i giallorossi e il Liverpool, in cui il supporter Reds Sean Cox è stato gravemente ferito alla testa e solo di recente uscito dal coma. All’ultrà romanista è stato contestato il reato di disordini violenti istituito dalla Thatcher per combattere la violenza negli stadi. A dicembre Sciusco potrà richiedere di passare i restanti anni in un penitenziario italiano e nel caso in cui il trasferimento fosse concesso il ventitreenne potrà rientrare solo a febbraio. Nel pronunciare la sentenza il giudice Mark Brown della Preston Crown Court ha ripercorso nel dettaglio tutta la vicenda sottolineando più volte che Sciusco si è dichiarato colpevole degli scontri e non ha partecipato attivamente all’aggressione a Cox.
L’UDIENZA – Il processo, a cui erano presenti padre, madre e sorella dell’imputato, si è aperto con la visione delle immagini di una telecamera di sorveglianza in cui un gruppo di ultras romanisti è sceso da un treno della stazione di Lime Street, gli stessi tifosi poi sono stati identificati nei pressi dell’Anfield: «Molti avevano il volto coperto e sembravano intenti a causare problemi tenendo in mano le cinture come fossero armi», ha spiegato il giudice durante l’udienza. A pochi passi dall’entrata dello stadio è cominciata l’aggressione a Cox e a suo fratello, ad avere la peggio è stato Sean che è riverso a terra con una ferita alla testa. Il tifoso irlandese è stato poi trasportato in ospedale in condizioni critiche dove è stato posto in coma indotto dopo aver subito un intervento chirurgico per tamponare l’emorragia cerebrale. Il 53enne ha ripreso conoscenza lo scorso 15 luglio e attualmente prosegue la riabilitazione. Sciusco è stato identificato come facente parte di quel gruppo (aveva il volto scoperto), ma non è stato lui ad aggredire Cox.
CAMBIO DI VESTITI – «Il gruppo camminava verso lo stadio in modo compatto, i componenti avevano in mano cinture, catene e bottiglie di vetro e hanno provocato i tifosi del Liverpool generando violente schermaglie. Soltanto con l’intervento della polizia la situazione è migliorata», ha spiegato il giudice Mark Brown. Prima di pronunciare la sentenza definitiva, il giudice si è soffermato su un particolare: «Sciusco è stato arrestato mentre lasciava lo stadio e ha provato a cambiare aspetto indossando una giacca e un cappello diversi, con la speranza di non essere identificato dalle autorità». La massima pena per il reato di disordini violenti è di cinque anni, ma con l’ammissione di colpevolezza e la fedina penale pulita, Sciusco lascerà il carcere dopo due anni e mezzo. Potrebbe andare peggio all’altro tifoso arrestato Filippo Lombardi che verrà processato a ottobre oltre che per disordini violenti anche per lesioni gravi di cui, però, non si è dichiarato colpevole. Rischia 7 anni. Se il 21enne dovesse essere assolto allora sconterà la pena per lo stesso reato di Sciusco.